Foppapedretti, missione 007
Un calendario di solidarietà

Ispirato alla celebre saga di James Bond il nuovo calendario: il ricavato andrà alla «Abio Bergamo Onlus».

Presentato il calendario 2006 della Foppapedretti, volley club Bergamo, nella cornice del Malena Music Club di Curno. Tema? 007... Si parte da gennaio, con Paola Paggi che si trasforma in Monica Belluci, bond-girl in «Spectre». Febbraio vale invece un salto nel tempo di oltre quarant’anni, con Eva Mori nel ruolo di Shirley Eaton, leggendaria protagonista femminile in «Goldfinger» (1964).

Marzo porta con sé Alessia Gennari di nero vestita per rivisitare Eva Green in «Casino Royale»: ad aprile tocca a Benedetta Mambelli nei panni di Ursula Andress, la prima bond girl della storia in «Licenza di uccidere» (1962), esordio sul grande schermo delle opere di Ian Fleming. E ancora, maggio con Celeste Plak in formato-Naomie Harris («Skyfall»), mentre Laura Frigo si prende giugno per diventare Halle Barry in «La morte può attendere». Il solleone se lo spartiscono Eleonora Lo Bianco e Freya Aelbrecht: a luglio, Leo muta pelle in Carole Bouquet (diva di «Solo per i tuoi occhi», 1981); ad agosto, la centrale belga incarna Alison Doody in «Bersaglio mobile» (1985). Settembre immortala Katarina Barun nelle vesti di Léa Seydoux, coprotagonista in rosa di «Spectre», così come a ottobre Miriam Sylla completa la rivisitazione di «Bersaglio mobile» recitando la parte di Grace Jones. Last but not least, a novembre Paola Cardullo è Sophie Marceau in «Il mondo non basta».

Per chiudere l’anno spazio ai maschietti. A dicembre il presidente Luciano Bonetti ruba il ruolo a Daniel Craig, mentre un ultimo scatto tocca allo staff: Stefano Lavarini è James Bond, quindi ecco Gianni Bonacina, Giuseppe Ferrenti, Simone Angelini e Andrea Veneziani nella parte dei «cattivi». L intero ricavato raccolto dalla distribuzione del calendario (sarà in vendita a offerta libera al Palazzetto) sarà devoluto alla «Abio Bergamo Onlus», associazione che assiste bambini e ragazzi ricoverati in ospedale. Foto di Antonio Finazzi.

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