Gasperini: col Toro sempre difficile
«La Champions? Poteva andare peggio»

«Quello di Champions League è stato un buon sorteggio, poteva andare peggio ma non per questo bisogna pensare che sia facile. Bisogna essere fiduciosi ma non eccessivamente». Lo ha detto il tecnico dell’Atalanta, Gian Piero Gasperini, commentando il girone della massima competizione europea per club, che oppone gli orobici a Manchester City, Dinamo Zagabria e Shakhtar.

«Abbiamo la possibilità di fare dei punti, vedremo quanti ne riusciremo a fare. Troveremo il Manchester City, che reputo la squadra più forte, i favoriti del torneo, assieme al Barcellona. Ho avuto la fortuna di conoscere Guardiola: è il numero uno, oltre a essere una grandissima persona» ha aggiunto l’allenatore dei bergamaschi.

«Giocare contro il Torino è sempre difficile, perché sono una squadra molto fisica e organizzata, alla quale è difficile fare gol. L’ultima sconfitta in campionato è stata contro il Torino? Da quella partita dello scorso campionato siamo stati poi bravi a fare una striscia positiva, che ci ha portato in Champions» ha anche spiegato alla vigilia del match serale di domenica 1° settembre, al Tardini di Parma contro i granata.

«Il Torino è stato eliminato ai Playoff di Europa League dal Wolverhampton, come noi l’anno scorso contro il Copenaghen, ma sfido chiunque a ripetere la stagione dell’Atalanta col terzo posto finale» continua Gasp: «Sono stati sfortunati a trovare una squadra inglese, in quel Paese la stagione comincia prima -. La coppa toglie energie, ma adesso che i granata non ce l’hanno più possono concentrarsi su un obiettivo. E anche per noi il campionato è importante: abbiamo bisogno di giocare bene in Serie A per giocare bene la coppa. A Ferrara abbiamo dato il segnale che volevo. Alla seconda giornata la Serie A s’è già messa in moto: ci sono già scontri importanti prima della sosta per le Nazionali».

L’allusione è a Juve-Napoli, ma sono ben altri gli impegni in alta quota che attendono l’Atalanta: «Il sorteggio della Champions poteva andare peggio, ma lo Shakhtar non è da sottovalutare - continua il mister -. Abbiamo trovato i “mostri”, i più forti, il Manchester City. Conosco Pep Guardiola, l’allenatore n.1 in assoluto, quando il suo collaboratore Manuel Estiarte, che giocava a Pescara nella pallanuoto quando io ero lì come calciatore, mi invitò a Barcellona dopo il mio esonero dall’Inter».

Il Gewiss Stadium, con la Curva Nord in rifacimento, non sarà pronto prima del 22 settembre: «A Parma per noi è la prima volta da squadra di casa, in Champions giocheremo a Milano: prima o poi toccherà anche a Bergamo (alle settima, il 6 ottobre, col Lecce)». Rispetto all’esordio al Mazza, la formazione vedrà due pedine titolari in più: «Toloi è migliorato a livello di condizione, non che la difesa contro la Spal abbia fatto male durante la rimonta contro attaccanti lanciati in spazio aperto, a dispetto dei due errori iniziali che potevano costare cari. Ilicic rientra dalla squalifica - taglia corto l’allenatore atalantino -. Muriel è una soluzione aggiuntiva in avanti rispetto al 2018/19. C’è anche Malinovskyi. Castagne dovrebbe riaggregarsi dopo la sosta».

Tornano nei ranghi Djimsiti e Pasalic, in campo dal 1’ a Ferrara, mentre per l’ultimo arrivo del calciomercato il paragone con l’obiettivo mancato o presunto tale è accennato a fior di labbra: «Arana è arrivato giovedì, ha fatto un piccolo allenamento con noi, venerdì è tornato in Spagna per il visto, lunedì parte per l’Olimpica del Brasile. Lo porto comunque domani sera a Parma, così impara a conoscere i compagni e a stare con noi. Laxalt potrebbe esordire? La formazione del Torino dovete chiederla a Mazzarri. Avranno i loro conti da fare. Il nostro mercato è ancora aperto».

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