Gasperini: «Prendiamo troppi gol»
L’Inter ha alti e bassi come tutti

L’allenatore dei nerazzurri nella conferenza stampa pre gara. Domenica alle 15 match casalingo contro l’Inter.

Servono adeguamenti a protezione della difesa, perché prendiamo troppi gol: la sfida all’Inter con la sosta per le Nazionali imminente chiude una fase di alti e bassi». Dopo la scoppola col Liverpool, cinquina al passivo e aggancio dell’Ajax al secondo posto del girone, l’Atalanta, 13 palloni raccolti nella propria rete in 6 giornate di A e 7 in 3 nel Gruppo D in Europa, si rituffa in campionato con la certezza di dover alzare scudi.

Oltre a De Roon (lesione all’adduttore sinistro) e Gosens (microlesione al soleo del polpaccio sinistro) è fuori anche Palomino, siamo un pò in emergenza - la premessa di Gian Piero Gasperini -. Si tratta di accorgimenti, non di stravolgere la squadra.

Ruggeri, Sutalo e Pessina? Vediamo se in corsa o per tutta la partita. Le necessità più impellenti sono difesa, esterni e centrocampo». Nel botta e risposta a distanza coi giornalisti (domande fatte pervenire, replica registrata) sui canali ufficiali del club, il tecnico resta abbottonato sulla formazione, dopo averne annunciato cambiamenti fin dal dopopartita di martedì scorso: «Viviamo di presente e il presente si chiama l’Inter, da sfidare con una buona posizione in classifica. Questo è il tasto su cui battere - rimarca -. Guardiano avanti: la Champions, per quanto abbiamo perso male, è ancora tutta da giocare».

Il mancino al centro della difesa resta ai box perché sofferente agli adduttori, stesso problema dei due infortunati di Crotone, Hateboer (destro, piccolo edema: coi Reds c’era) e Romero (sinistro), in gruppo da ieri e non al meglio. L’ex genoano di proprietà della Juventus sarebbe l’unico perno disponibile a meno di un adeguamento del croato Under 21 Sutalo, mentre il 2002 Ruggeri potrebbe prendere il posto a sinistra dall’inizio. In mezzo Freuler e Pasalic avrebbero Pessina come alternativa, sempre che Gasperini non decida di usarlo dietro un’unica punta in una trequarti densa accanto al Papu Gomez, punto fermo finora sempre titolare: difficilmente resterà in panchina al Gewiss Stadium, mentre è probabile che Ilicic torni in coppia offensiva con Zapata, con l’altro colombiano Muriel riserva.

«Miranchuk fisicamente sta bene, ma non è una priorità in questo momento». Nell’avversario il tecnico nerazzurro vede affinità di rendimento: «L’Inter è una grande squadra, come tutti ha alti e bassi nelle ultime prestazioni, alcune molto buone e altre meno. Sarà una partita impegnativa e difficile per entrambe: può dirci qual è la nostra condizione» - chiude -. Antonio Conte è un grande professionista, è sempre stato un piacere avere a che fare con lui: quando allenavo la Primavera della Juventus a volte scendeva dalla prima squadra quando doveva recuperare dagli infortuni. Giocava con lo stesso entusiasmo, era un esempio per i più giovani».

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