Gli atleti paralimpici in Provincia
Pirovano: «Orgogliosi di voi»

Lunedì 24 settembre il Consiglio provinciale ha ricevuto gli atleti bergamaschi che hanno partecipato alle Paralimpiadi di Londra per tributare loro l'abbraccio e il giusto ringraziamento di tutta la comunità bergamasca. Con loro anche Martina Caironi, medaglia d'oro nei 100 metri.

Lunedì 24 settembre, nella Sala del Consiglio provinciale della Provincia, in apertura della seduta del Consiglio, il presidente Ettore Pirovano, il presidente del Consiglio Roberto Magri, l'assessore allo Sport Alessandro Cottini, la Giunta e il Consiglio provinciale hanno ricevuto gli atleti bergamaschi che hanno partecipato alle Paralimpiadi di Londra per tributare loro l'abbraccio e il giusto ringraziamento di tutta la comunità bergamasca.

Erano presenti alla cerimonia, Martina Caironi, vincitrice dei 100 metri categoria T42, gara in cui ha segnato un nuovo record del mondo; Alberto «Rolly» Simonelli, Mario Esposito e Giampaolo Cancelli, tiratori con l'arco, Marco Gualandris, velista, e Damiano Airoldi, cestista. Ad accompagnarli, Luigi Galuzzi, presidente del Comitato Italiano Paralimpico-Sezione di Bergamo. Il saluto è stato tributato anche al cestista Fabio Raimondi e al velista Fabrizio Olmi, assenti per motivi di lavoro. Il Consiglio ha salutato anche Maria Poiani, dipendente della Provincia di Bergamo, nuotatrice, campionessa mondiale e alle Paralimpiadi di Pechino nello stile libero.

Il presidente Pirovano ha salutato gli atleti con queste parole: «Io, pur non avendo i vostri problemi, non sarei stato nemmeno lontanamente in grado di fare quello che avete fatto voi. Il vostro orgoglio e la vostra testardaggine vi hanno consentito di realizzare grandissime imprese e vincere la battaglia con voi stessi. La targa vi sembrerà magari banale, ma quando la guarderete vedrete l'applauso di tutti i bergamaschi».

Martina Caironi, che ha ricevuto anche un mazzo di fiori, ha commentato: «La vittoria olimpica è stata una forte testimonianza della mia rinascita personale e mi fa molto piacere che sia stata apprezzata anche dalla mia città. Nel mondo credo che ci sia bisogno di dare il buon esempio e io in tal senso penso di aver dato il mio piccolo contributo».

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