Caccia, no alle deroghe
«Atteggiamento pilatesco»

«Una scappatoia inaccettabile» - tuona il presidente Ettore Pirovano -. «La Regione sta adottando un comportamento da Ponzio Pilato delegando alla Provincia quello che è un suo compito».

Nella seduta di martedì 25 settembre, nel Consiglio regionale verrà discussa una proposta di legge regionale sul prelievo in deroga di alcune specie pregiate di uccelli (storno, fringuello, peppola, pispola, frosone). Secondo il testo messo, a punto dalla competente Commissione Agricoltura, «l'applicazione del regime di deroga ... è delegata alle Amministrazioni Provinciali, le quali adottano i provvedimenti di deroga».

«Una scappatoia inaccettabile» - tuona il presidente Ettore Pirovano -. «La Regione sta adottando un comportamento da Ponzio Pilato delegando alla Provincia quello che è un suo compito, senza dimenticare che sulla materia delle deroghe vi è in atto una procedura di infrazione delle direttiva comunitarie nei confronti di Regione Lombardia».

«Questa proposta di legge è in aperto contrasto con la normativa comunitaria, anche perché, ove necessario, eventuali provvedimenti debbono essere assunti con atti amministrativi della Giunta regionale - sottolinea il legale della Provincia di Bergamo Giorgio Vavassori -, come recentemente avvenuto quando la Giunta Regionale ha adottato, a seguito di parere ISPRA e contatto con la Commissione UE, la D.G.R. n. IX/4035 del 12 settembre 2012 sul prelievo dello storno, e non dal Consiglio regionale».

«Diversamente si tratterebbe di atti che potrebbero essere viziati di illegittimità in quanto inquinati nei presupposti, stante la contrarietà con il diritto comunitario, con possibile rivalsa, in caso di condanna per l'infrazione alle normative comunitarie, dello Stato nei confronti della Regione Lombardia e della Provincia che avesse adottato tali atti - ribadisce il Presidente -. Sarebbe inoltre prevista una sanzione pecuniaria che avrebbe un notevole impatto sul bilancio della Provincia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA