Goggia, tre gare veloci a Lake Louise
Sofia vuol tornare a ruggire in Canada

Lake Louise, tra inferno e paradiso. Tra le tante piste che restano «dentro» ad un’atleta, quella canadese per Sofia Goggia ha un significato che definire «particolare» è riduttivo.

Nel 2013 l’uscita nel corso della discesa era stata condita da una quantità spropositata di fiele: rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro con lesione del collaterale, del mediale e del laterale. Il doloroso inizio di mesi di sofferenze e dubbi, un incubo spazzato il 2 dicembre dello scorso anno: il secondo posto alle spalle della slovena Ilka Stuhec (che tra l’altro è ai box per un incidente molto simile) e le lacrime liberatorie dopo la linea del traguardo.

Un’istantanea indimenticabile, un altro simbolo nell’annata intrisa di miele della campionessa bergamasca che - a un anno di distanza - vuole assestare la prima zampata degna di questo nome, per il tanto atteso rilancio dopo non aver tagliato il traguardo a Soelden (Austria) e il 15° posto di Killington (Usa), sempre in gigante. Due discese, oggi e domani, sempre alle 20,30 (le 12,30 locali, tv RaiSport ed Eurosport), con il supergigante domenica alle 19 (le 11 locali, stessa copertura televisiva) a chiudere il trittico sulla «prediletta» da Lindsey Vonn.

Dal fronte Goggia, il suo preparatore di fiducia Matteo Artina la sprona citando una volta di più e riadattando la metafora di Bruce Lee, tanto cara anche a Sofia.

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