Panchina d’oro a Gian Piero Gasperini: «La dedico a tutta Bergamo»

Il premio dell’Aiac all’allenatore nerazzurro per il secondo anno di fila. In gara con lui Pioli, Simone Inzaghi e Conte.

«Dedico questo premio alla città di Bergamo»: così il tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini che martedì 30 marzo ha ricevuto la sua seconda «Panchina d’oro» consecutiva, il riconoscimento attribuito al migliore allenatore della Serie A. Quest’anno, causa covid, per la prima volta niente cerimonia pubblica a Coverciano; inoltre il voto è stato espresso online dai tecnici della massima serie calcistica. Il premio è stato consegnato a Gasperini dal presidente del settore tecnico della Figc Demetrio Albertini, che si è recato a Zingonia, quartier generale dell’Atalanta.

Albertini ha poi chiamato ad uno ad uno gli altri vincitori, che riceveranno il trofeo non appena la situazione lo consentirà. Il miglior allenatore della Serie B è stato Pippo Inzaghi, tecnico del Benevento; per la Serie C, Massimo Alvini della Reggiana, e per i campionati femminili Giampiero Piovani del Sassuolo.

Gian Piero #Gasperini vince la Panchina d'Oro per il secondo anno consecutivo! �� Complimenti Mister!! ���� http://bit.ly/gasperini_panchina_doro#GoAtalantaGo ⚫️��

Pubblicato da Atalanta Bergamasca Calcio su Martedì 30 marzo 2021

«Questa Panchina d’oro - ha detto Gasperini - la dedico a tutta Bergamo, allo staff e ai giocatori: a tutti quanti, perchè è veramente una vittoria di squadra. Rispetto a quella dell’anno scorso è diversa, perché ogni stagione ha le sue particolarità e questo premio è riuscito a dare continuità a quella conquistato in precedenza. Ottenerlo è stato ancora più difficile e forse, proprio per questo motivo, questa Panchina d’oro è ancora più bella».

Il presidente federale Gabriele Gravina ha detto che «nonostante la pandemia si è rinnovata la bellissima tradizione della Panchina d’Oro; anche con il voto telematico, la partecipazione degli allenatori è stata straordinaria. La Figc crede nello sviluppo del Settore Tecnico, che rappresenta una delle nostre eccellenze, con nuovi strumenti e nuove modalità di formazione già varati e altri che stiamo studiando. Il Covid ha creato non poche problematiche, ma l’istruzione non si è mai fermata e l’aggiornamento tecnico è stato continuo e di grande qualità. Congratulazioni ai vincitori: un riconoscimento prestigioso che, in una situazione straordinaria come quella che stiamo vivendo, mi sento di estendere a tutta la categoria».

«La Panchina d’Oro per il secondo anno di fila è una soddisfazione doppia: ripetersi era difficile, è un premio prestigioso votato da tutti i colleghi che condivido come sempre con l’ambiente e con la squadra, perché questo è un riconoscimento alla squadra» ha detto Gasperini, aggiungendo poi : «lo dedico alla famiglia, a mia moglie, ai miei figli e ai miei amici: al di là del calcio tutti noi viviamo una vita comune».

«La speranza è che si possa avere presto la gente di nuovo allo stadio perché è una componente fondamentale - rimarca Gasperini in un videomessaggio. Finora ha dovuto vedere il calcio in tv: è andata bene così, vista la situazione, perché è stato un deterrente, un modo per recuperare un po’ di sorriso. Senza il calcio col suo valore sociale sarebbe stato peggio. Ma gli stadi devono riaprire».

Commentando la scorsa stagione, per cui ha ricevuto la Panchina d’Oro, l’allenatore dei bergamaschi la divide a metà: «Ci sono state le partite prima del lockdown con l’entusiasmo del pubblico, un periodo culminato con la partita col Valencia per raggiungere i quarti di finale in Champions League, poi la mia mente ricorda stadi vuoti ma altrettante partite belle con la scalata al terzo posto con le vittorie contro Lazio e Napoli decisive per l’obiettivo».

Adesso, nel mirino, la terza qualificazione consecutiva alla regina delle coppe continentali: «E’ una volata di dieci partite più la finale di Coppa Italia. Poco più d’un mese e mezzo decisivo a determinare il valore di una stagione già straordinaria».

Gasperini centra così una doppietta consecutiva che ha in passato caratterizzato solo i grandi allenatori: nella storia (il premio esiste dal 1993/94 e fino al 2005/06 era formalmente aperto anche alla Serie B) ci sono riusciti solo Lippi, Ancelotti, Prandelli, Conte (tris) e Allegri. In generale, due affermazioni complessive le hanno centrate Lippi, Prandelli, Ancelotti e Zaccheroni, mentre più avanti ci sono Conte e Capello a 3 e Allegri, leader a 4.

© RIPRODUZIONE RISERVATA