L’Atalanta alla Scala del calcio
Terzo acuto di fila contro l’Inter?

Cercasi maggior fortuna alla Scala del calcio. L’Atalanta va a far visita a un’Inter che ha iniziato la stagione mostrando un buon calcio e un grande Kovacic senza risultati importanti, ma l’Atalanta è ferita nell’orgoglio dalla sconfitta in casa con la Fiorentina.

Cercasi maggior fortuna alla Scala del calcio. L’Atalanta va a far visita a un’Inter che ha iniziato la stagione mostrando un buon calcio e un grande Kovacic pur senza brillare granché, ma l’Atalanta è ferita nell’orgoglio dalla sconfitta in casa con la Fiorentina e conta di tornare ancora una volta da Milano con un risultato positivo. Statisticamente c’è un dato che fa un po’ impressione: i milanesi hanno vinto le due partite stagionali giocate finora in casa (in Europa League contro gli islandesi dello Stjarnan e i campionato contro il Sassuolo) segnando addirittura 13 gol senza subirne nessuno.

Dopo la grande partita contro i viola, nella quale ci si è messa anche la sfortuna, l’Atalanta è chiamata al riscatto proprio sul campo in cui nelle ultime due stagioni si è regalata grandi gioie, due successi indimenticabili, frutto di una grande applicazione della squadra, un gruppo unito e compatto, dove alla fine le individualità sono venute a galla; serviranno i colpi dei campioni nerazzurri ma ci vorrà fortuna.

Negli ultimi due successi a San Siro l’Atalanta ha saputo rimontare dal 3-1 arrivando al 4-3 e poi è stata brava a vincere al 90’ lo scorso anno: per vincere serve la prestazione perfetta, ma conterà anche avere un po’ di sano fattore c.

Dal punto di vista tecnico le tre partite ravvicinate e il dispendio fisico nel match contro i viola rendono questa vigilia più complicata che mai, visto che la formazione in casa Atalanta è in alto mare. Confermatissimo Sportiello, primo portiere della serie A con 16 parate, mentre in difesa l’unico ad uscire integro dalla battaglia contro i toscani è Zappacosta; Biava è alle prese con un affaticamento, Benalouane con un problema alla caviglia, Dramé con una distorsione alla spalla che gli sta dando qualche problema, senza contare che Stendardo non ci sarà in quanto impegnato nell’esame da avvocato. Del Grosso potrebbe prendere il posto di Dramè, mentre i due centrali potrebbero stringere i denti.

Il «Papu» Gomez è reduce da una botta all’anca, quindi a centrocampo potremmo rivedere D’Alessandro; l’impressione è che quella di San Siro potrebbe essere la partita di Raimondi e di Baselli, che potrebbero far rifiatare qualcuno a metà campo. In attacco c’è l’altro dubbio: lasciare in panchina Denis e far esordire Bianchi da titolare oppure dare fiducia al Tanque non ancora al meglio della condizione? Visti i precedenti lasciare fuori Denis potrebbe essere un danno, ma è inutile affidarsi alla scaramanzia, come ha ironizzato in sala stampa mister Colantuono, perché per ripetere quelle partite allora servirebbe riavere indietro gente come Jack Bonaventura. Altra news dall’attacco: se il turnover sarà applicato rivedremo dal 1’ minuto Maxi Moralez al posto di Boakye.

Qualche rotazione è prevista anche nell’Inter, che non lamenta nessuna defezione nell’organico. La notizia principale è che, come annunciato da Mazzarri, Palacio - il miglior cannoniere dei milanesi nelle ultime due stagioni - rientrerà dal primo minuto avendo superato del tutto l’infortunio a una caviglia.

I due probabili schieramenti

INTER (3-5-2): 1 Handanovic; 23 Ranocchia, 15 Vidic, 5 Juan Jesus; 55 Nagatomo, 10 Kovacic, 18 Medel, 13 Guarin, 22 Dodò; 8 Palacio, 9 Icardi. In panchina: 30 Carrizo, 14 Campagnaro, 6 Andreolli, 25 Mbaye, 2 Jonathan, 33 D’Ambrosio, 90 M’Vila, 17 Kuzmanovic, 44 Khrin, 20 Obi, 88 Hernanes, 7 Osvaldo. All. Mazzarri

ATALANTA (4-4-1-1): 57 Sportiello; 22 Zappacosta, 29 Benalouane, 20 Biava, 3 Del Grosso; 18 Estigarribia, 16 Baselli, 17 Carmona, 7 D’Alessandro; 11 Moralez; 19 Denis. All. Colantuono. In panchina: 1 Avramov; 5 Scaloni, 33 Cherubin, 6 Bellini, 77 Raimondi, 21 Cigarini, 10 Gómez, 31 Molina, 8 Migliaccio, 99 Boakye, 9 Bianchi.

Arbitro: Gervasoni di Mantova.

Simone Masper

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