Disastro Atalanta all’Olimpico
La Lazio straripa nella ripresa: 3-0

Una disastrosa Atalanta è stata seccamente sconfitta per 3-0 all’Olimpico dalla Lazio che è straripata nella ripresa dopo un primo tempo senza emozioni. Le reti sono state realizzate da Mauri, autore di una doppietta (9’ st e 26’ st), e da Lulic (36’ st).

LAZIO-ATALANTA 3-0

RETI: 9’ st e 26’ st Mauri, 36’ st Lulic.

LAZIO (4-3-3): Marchetti sv; Basta 7, De Vrij 6,5, Cana 6,5, Radu 6 (37’ st Cavanda sv); Gonzalez 6, Ledesma 6, Lulic 6,5; F. Anderson 7, Djordjevic 5,5 (31’ st Klose sv), Mauri 7,5 (28’ st Keita sv). In panchina:Berisha, Strakosha, Novaretti, Konko, Cataldi, Onazi. All. Pioli.

ATALANTA (4-3-1-2): Sportiello 6; Benalouane 5,5, Stendardo 6, Cherubin 5,5, Del Grosso 5 (19’ st Dramè 5,5); Migliaccio 5 (15’ st D’Alessandro 5,5), Cigarini 5, Carmona 5; Moralez 5; Denis 5, Bianchi 5 (27’ st Boakye sv). In panchina: Avramov, Bellini, Scaloni, Biava, Grassi, Baselli, Spinazzola, Molina, Gomez. All. Colantuono.

Arbitro: Rocchi di Firenze 6.

Note: spettatori 20 mila circa. Ammoniti Denis e Migliaccio. Corner 10-3 per la Lazio. Recupero 2’+3’.

Se per 45’ i nerazzurri avevano tenuto a bada una squadra biancazzurra lenta e prevedibile, che aveva creato soltanto una palla-gol (38’ pt, traversone di Radu da sinistra non sfruttato da De Vrij e Mauri), il secondo tempo si è rivelato imbarazzante per la squadra bergamasca che si è liquefatta: non pervenuta. Ok, la Lazio è balzata in terza posizione ed evidentemente è forte, ma l’Atalanta è stata davvero brutta.

La compagine laziale, che aveva un centrocampo d’emergenza, ha carburato e ha sfondato sulla fascia destra, da dove sono scaturiti tutti e tre i gol: traversone di Anderson ed elementare deviazione in rete a porta vuota di Mauri al 9’ st, splendida esecuzione ancora di Mauri al 26’ st e cross di Basta con incornata vincente di Lulic al 36’ st. .

La difesa era stato il punto di forza della squadra ma stavolta è naufragata. E che dire dell’attacco, che pure era stato schierato a due punte per aumentarne il peso? Una conclusione nel primo tempo (rasoterra impreciso di Bianchi al 21’ pt) e una nel secondo, ancora da fuori area, di Carmona al 38’ st, quando Marchetti ha effettuato la sua prima e unica parata, peraltro comoda, del match.

Se difesa e attacco steccano, è quasi impossibile cavarsela. Ma naturalmente non si può non parlare di un centrocampo che non ha sostenuto per niente l’azione offensiva e non è stato efficace in fase di filtro. Già era dura per due punte forti di testa come Bianchi e Denis giocare senza ali. Se consideriamo che nemmeno Morale era in serata in vena e non c’è stato un lancio o una giocata illuminante dei centrocampisti, il quadro di un’Atalanta totalmente inconcludente è completo.

Un Colantuono sprofondato in panchina e rassegnato nei minuti finali è lo specchio di una serata molto negativa per l’Atalanta che - incassato il primo gol - non è stata assolutamente in grado di reagire, sia sul piano del gioco, sia sul piano del carattere. Nessun sussulto nemmeno dopo il cambio tattico (D’Alessandro per Migliaccio e 4-4-2 dal 15’ st). Per la prima volta siamo in crisi per individuare il miglior nerazzurro, le nostre due sole sufficienze sono per Sportiello, autore di due pregevoli interventi al 14’ st su Anderson e al 44’ st su Keita e per Stendardo che aveva governato bene il reparto per 45’, prima di cadere anche lui un po’ in affanno.

Vedremo domenica e lunedì che risultati scaturiranno dalle restanti partite della 15ª giornata, ma per l’Atalanta è di nuovo emergenza. Nell’ultimo turno dell’anno, domenica 21, al Comunale ci sarà la rivelazione Palermo, dello spauracchio Dybala, che nel primo anticipo ha piegato in extremis il Sassuolo in casa per 2-1 con un gol del bergamasco Belotti. Una brutta gatta da pelare.

Marco Sanfilippo

CRONACA

Atalanta in campo all’Olimpico di Roma per l’anticipo della 15ª giornata di campionato contro la Lazio. I nerazzurri si presentano con il 4-3-1-2: Bianchi e Denis in attacco e Moralez trequartista. Il tecnico Colantuono ha deciso dunque di riporre, almeno per il momento, in un cantuccio il classico 4-4-1-1 per affidarsi a un modulo più adatto a una squadra che sta avendo problemi sulla fasce, sia per infortuni (Zappacosta dopo Estigarribia e Raimondi), sia perché ci sono giocatori non in forma (Gomez, in panchina), nella speranza anche di accrescere il peso offensivo. In difesa da segnalare sulla sinistra la presenza di Del Grosso, preferito a Dramè.

Lazio in schieramento d’emergenza soprattutto a centrocampo (out Candreva, Parolo e Biglia), mentre in attacco mister Pioli scommette su Djordjevic punta centrale del 4-3-3 con Klose in panca.

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