Le nevi di Colere mettono subito
le ali a Moioli e Belingheri

Colere val bene un’eccezione. Sembra quasi un controsenso storico, eppure Michela Moioli si scopre profeta in patria. Lei che sulla pista amica, strano ma vero, non aveva mai vinto e che, quasi tradizionalmente, cestina la prima gara della stagione.

Troppo ghiotto però l’appuntamento in casa (che più casa non si può) per non mandarlo in archivio con la sua firma. Ed ecco che la prima competizione Fis, dopo dieci mesi di stop, sorride alla campionessa olimpica. Naturale che il pronostico fosse dalla sua, è altrettanto vero che in una disciplina come lo snowboardcross di scontato non ci sia mai nulla. Neppure quando i valori tecnici sono cosi lampanti. Alle sue spalle la ceca Sara Strnadova e l’altra bergamasca Sofia Belingheri, quarta Raffaella Brutto.

Nella competizione maschile si è imposto il russo Andrey Anisimov, già secondo a Colere l’8 febbraio dello scorso anno dietro al ceco Jan Kubicic quando terzo si classificò lo scalvino Thomas Belingheri, ieri undicesimo. Il vincitore ha preceduto l’argentino Steven Williams ed il connazionale Danil Donskikh.

Domenica di nuovo in pista (senza Moioli)
Nei Ragazzi successi di Lisa Francesia Boirai e Gregorio Marchelli, negli Allievi di Aurora Dusi e Tommaso Costa. Stamani si replica (anche se non ci sarà Michela Moioli che preferisce riposare in vista della Coppa del Mondo) confidando anche nel meteo che ieri ha strizzato l’occhio a un’organizzazione – griffata Scalve Boarder Team – che ha onorato al meglio un tracciato dall’alto profilo che sembra prossimo a sbarcare nel circuito continentale per una tappa di Coppa Europa.

Ma se per il futuro ci sarà tempo e modo di pianificare. Ora l’obiettivo primario diventa la Coppa del Mondo. Che sarà pure azzoppata dal Covid, che sarà pure – al momento – condannata a essere assegnata su tre gare (di cui due il prossimo weekend a Valmalenco), eppure ci ha pensato un antipasto così a rendere il piatto più saporito. Con le nostre in prima fila e già con l’acquolina in bocca. Nonostante tutto.

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