Mandorlini esulta: «Noi bravi
a giocarci il tutto per tutto»

«Avevamo solo un risultato per restare agganciati al treno e siamo stati bravi a giocarci il tutto per tutto». Il Verona si rilancia tenendo vive le speranze per l'ultimo posto utile in zona Coppe e il suo allenatore Andrea Mandorlini sbanca Bergamo da ex.

«Avevamo solo un risultato per restare agganciati al treno e siamo stati bravi a giocarci il tutto per tutto». Il Verona si rilancia tenendo vive le speranze per l'ultimo posto utile in zona Coppe e il suo allenatore Andrea Mandorlini sbanca Bergamo da ex.

«La mia squadra voleva vincere e ha saputo soffrire - spiega -. Ai ragazzi non ho parlato di Europa League, ma l'atteggiamento e la qualità sono all'altezza. Nel finale l'Atalanta avrebbe potuto pareggiare, ma sarebbe stato ingiusto».

Per i gialloblù c'è l'elogio collettivo: «Cirigliano, Iturbe e Toni sono stati bravissimi al pari di tutti gli altri. Se devo trovare un nome dico Donati, ci ha spianato la strada».

Non manca un accenno al futuro: «Verona è casa mia, ho eguagliato il record di 15 vittorie di Bagnoli. Sono qui da quattro anni, stiamo viaggiando alla grande da neopromossa. «Se fossi il presidente - aggiunge ridendo - mi farei il contratto a vita.

C'erano parecchi giovani in campo, ha esordito Donsah: la società ha materiale per programmare e monetizzare».

Una battuta in chiave nostalgia: «A Bergamo non sono stato bene, di più. Tornammo insieme in A centrando 24 risultati utili consecutivi. Comunque è stata una sfida tra le due sorprese del campionato, segno che anche Stefano Colantuono lavora bene».

© RIPRODUZIONE RISERVATA