Nica, il pitbull nerazzurro
«Ho in testa solo il pallone»

Alla scoperta del giovane difensore rumeno. La prima da titolare con la maglia dell’Atalanta a San Siro e la vittoria con l’Inter: «È stata una grande emozione, ma non avevo paura».

Il segreto di Costi Nica è quello di non mollare mai. E soprattutto di sapere quello che vuole. Mesi di panchina in silenzio e poi, all’improvviso la prima da titolare. E che prima, a San Siro, la Scala del calcio. Ciliegina sulla torta,, i 3 punti strappati a domicilio all’Inter.

«È stata una grande emozione: San Siro, l’Inter, la vittoria. Se ne è parlato anche in Romania: il giorno dopo mi hanno chiamato tanti giornalisti, avrò fatto 4-5 interviste. Non mi era mai successo» spiega il giovane (21 anni) difensore atalantino

Non giocava da mesi, eppure non sembrava intimorito.

«Paura non ne avevo, in fondo è pur sempre una partita di calcio. E anche i miei compagni mi avevano tranquillizzato».

«Sono un ragazzo tranquillo, ma molto determinato: tutto ciò che faccio, lo devo fare al 100 per cento. Mio padre, che ha giocato in una piccola squadra in Romania, mi ha sempre detto che per fare il salto di qualità serve la testa. È una mentalità che io ho, perché in testa ho solo il pallone. E con i soldi dei primi guadagni ha comprato il cibo per i suoi cani: Tito, Tyson e Bill, tre pitbull. «Mi piacciono perché mi assomigliano, io mi sento come loro. Mi piace il loro temperamento, la loro determinazione».

Leggi di più su L’Eco di Bergamo del 2 aprile

© RIPRODUZIONE RISERVATA