Olimpiade: prime medaglie
Scanzo 11ª nel Freestyle gobbe

Prima giornata a secco ma domenica 9 febbraio potrebbero arrivare le prime gioie. Ai Giochi Invernali di Sochi l'Italia spera di raccogliere presto i frutti della semina. Sabato sera Deborah Scanzio, la 27enne svizzera di Casazza, si è classificata undicesima in finale.

Prima giornata a secco ma domenica 9 febbraio potrebbero arrivare le prime gioie. Ai Giochi Invernali di Sochi l'Italia spera di raccogliere presto i frutti della semina. Sabato sera Deborah Scanzio, la 27enne svizzera di Casazza, si è classificata undicesima in finale di Freestyle specialità gobbe,

Eliminata giovedì nella prima serie di qualificazioni a causa della 13ª posizione (passavano le prime 10) ed entrata in finale con la seconda posizione nel ripescaggio di sabato, la 27enne, alla sua terza Olimpiade, si è dunque lievemente migliorata in finale, ha superato la prima scrematura (da 20 a 12), ma non è riuscita a centrare l’ingresso nelle prime 6, che era il suo grande obiettivo della vigilia. Una prestazione, comunque, in linea con le sue attuali potenzialità. Chi ha vinto? Doppietta Canada con le sorelle Justin e Chloe Dufour-Lapointe.

Nello slittino grandi speranze sono riposte nel portabandiera Armin Zoeggeler, terzo dopo le prime due manche. Loch sembra di un altro pianeta e avviato verso il secondo oro di fila, Demchenko ha un discreto vantaggio ma il bronzo è nelle mani del carabiniere di Foiana, che vede così all'orizzonte la sesta medaglia olimpica della carriera in altrettante edizioni.

Podio possibile, domenica, anche nella discesa maschile, prima prova dello sci alpino. Miller e Svindal sembrano una spanna sopra gli altri, Mayer si nasconde ma con Fill, Heel, Paris e Innerhofer l'Italia può dire la sua. E chissà che il fondo, nella skiathlon maschile, non regali una sorpresa fra Clara, De Fabiani e Di Centa.

Debutto, e che debutto, per Carolina Kostner. Nel giorno del suo 27esimo compleanno (per lei anche gli auguri del premier Letta in visita al Villaggio Olimpico) grande prova nel corto singolo valido per la gara a squadre: 70.84, solo la russa Yulia Lipnitskaya (72.90) fa meglio, con l'Italia che approda alla seconda fase con il quinto e ultimo posto utile.

Sabato, intanto, ecco i primi titoli olimpici. Il primo in assoluto se lo assicura l'americano Sage Kotsenburg nello slopestyle snowboard maschile, disciplina al debutto olimpico, ma chi sorride è soprattutto la Norvegia, che porta a casa i primi ori. Nella prima prova di fondo, la skiathlon femminile, domina la solita Marit Bjoergen. La fuoriclasse scandinava è imprendibile sia nella frazione a tecnica classica che in quella skating e si mette al collo il quinto oro olimpico della carriera. «Vincerne almeno uno era il mio obiettivo - confessa - così adesso posso rilassarmi un po’ e godermi meglio il resto dei Giochi». A completare la festa norvegese il bronzo di Heidi Weng (quarta la connazionale Therese Johaug), in mezzo la svedese Charlotte Kalla, argento a solo 1"8 dalla Bjoergen. Nota stonata la scomparsa alla vigilia del fratello di Astrid Jacobsen, che non ha preso parte alla competizione. Per quanto riguarda le italiane, la migliore è Marina Piller (16ª), più indietro Debora Agreiter (30ª).

Tornando alla Norvegia, scrive un'altra pagina della sua ormai consolidata leggenda Ole Einar Bjoerndalen, per la terza volta in carriera campione olimpico nella 10 km sprint di biathlon. Il 40enne norvegese, già sul gradino più alto del podio a Nagano '98 e Salt Lake City 2002, conquista il settimo oro a cinque cerchi (nel suo palmares anche 4 argenti e un bronzo) ed eguaglia così il record di medaglie ai Giochi del connazionale Bjoern Daehlie. Azzurri fuori dalla Top Ten con l'11° posto di Dominik Windisch, seguito da Lukas Hofer.

Nel pattinaggio velocità, tripletta olandese nei 5.000 con Sven Kramer che conferma il titolo di Vancouver con tanto di record olimpico davanti ai connazionali Blokhuijsen e Bergsma, 17° Andrea Giovannini.

© RIPRODUZIONE RISERVATA