Atalanta, l’ora di Livaja:
«Lo sento, è il mio momento»

Se il destino ti strizza l’occhio, solo chi è pronto sa cogliere il momento. Marko Livaja lo sa bene: la squalifica di Denis se da un lato toglie all’Atalanta il suo bomber, dall’altro offre al croato l’occasione per sprigionare tutto il suo talento.

Se il destino ti strizza l’occhio, solo chi è pronto sa cogliere il momento. Marko Livaja lo sa bene: la squalifica di Denis se da un lato toglie all’Atalanta il suo bomber, dall’altro offre al croato l’occasione per sprigionare tutto il suo talento. Che è enorme ma che quest’anno per vari motivi si è visto solo a sprazzi. Adesso però è pronto a far vedere tutta la sua classe.

Livaja, può essere un momento molto importante per lei?

«Sicuramente sento che può essere il mio momento. Anche se mi dispiace per German, perché lui è un giocatore molto importante per noi, ha fatto tanti gol e ora senza di lui dovremo cercare di dare tutti il massimo».

Da prima punta come si vede?

«Mi trovo bene e l’ho già fatto: il primo a provarmi lì è stato Ivan Gudelj ai tempi dell’Under 17 croata. Prima giocavo da centrocampista e da trequartista».

Poi l’abbiamo vista spesso attaccante esterno.

«Adesso sono abituato a giocare in ruoli diversi, anche di punta. Ma il ruolo conta poco, con la testa giusta puoi giocare ovunque, anche da esterno o trequartista».

Cosa darebbe per segnare domenica in casa?

«Non ci penso tanto, mi interessa soprattutto che la squadra vinca. Certo anche io vorrei fare gol domenica, anche per i nostri tifosi. Ma l’importante è vincere, anche per rimediare alle due sconfitte con Sampdoria e Livorno».

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