Calcio, serie A: campionato dal 13 giugno
Ora però serve l’ok del governo

Le riserve del ministro dello Sport Spadafora in audizione al Senato. Riapertura dei centri sportivi entro 25 maggio.

«Il campionato di calcio riprenderà, se riprenderà, solo se saranno state adempiute una serie di misure, ovvero misure di sicurezza e il protocollo». Così si è espresso il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, nell’informativa al Senato nel pomeriggio di mercoledì 13 maggio. «Una sottovalutazione ha portato alla quarantena per molte squadre, vogliamo evitare situazioni di questo genere – ha aggiunto il ministro –. Ho lavorato in queste settimane per dare risposte al mondo dello sport. Sono consapevole della passione intorno al calcio e dell’importanza del settore, ma ho trovato eccessivo l’inasprimento del dibattito intorno al calcio in un momento come questo».

Intanto la Serie A ha fissato la data del nuovo via. L’Assemblea dei presidenti del massimo campionato ha deciso: pronti a tornare in campo con le partite dal 13 giugno. Una maggioranza schiacciante, con 15 voti a favore su 20 club: gli altri 5 (Sassuolo, Napoli, Torino, Sampdoria, Udinese) avevano optato per il 20 giugno, una data però estrema che non avrebbe permesso, ad esempio, di giocare anche la Coppa Italia. Ora la palla passa al governo, al premier Conte e al ministro Spadafora, che anche nelle ultimissime ore non ha perso occasione per trasferire la sua opinione contraria sul tema della ripresa della stagione.

«Credo che le osservazioni del Comitato tecnico scientifico saranno prese in considerazione dalla Federcalcio che immagino adatterà il protocollo per la ripresa allenamenti dal 18 maggio. Resterà poi la necessità di definire nei prossimi giorni la riapertura del campionato - ha aggiunto Spadafora -. Se riprenderà, come tutti auspichiamo, succederà perché saremo arrivati a questo con una serie di azioni e protocolli per garantire la sicurezza di tutte le persone coinvolte in questo mondo. Non era possibile in nessun modo decidere con una fretta irresponsabile o per le spinte strumentali di chicchessia. Il governo ha sempre tenuto una linea coerente, mentre abbiamo visto cambiare idea più volte agli osservatori e anche ad alcuni presidenti, anche comprensibilmente, visto il mutare della situazioni».

Centri sportivi aperti dal 25 maggio

«Tutto lo sport di base deve ripartire. I centri sportivi, gli impianti e i circoli devono poter ripartire: ne proporrò la riapertura entro il 25 maggio. Se avremo una risposta positiva dal Comitato tecnico scientifico anche prima del 25 maggio, sarà possibile anticipare questa riapertura - ha aggiunto Spadafora - ma la data massima oltre la quale non vorremmo andare è quella. Metteremo risorse a disposizione per attuare il protocollo di sicurezza per le realtà che avessero problemi ad attuarlo attraverso la società Sport e Salute»

«Riguardo alla riapertura del bando sport e periferia, abbiamo raddoppiato il fondo con 140 milioni di euro. Ci sarà poi anche il voucher per le palestre. Lo sport - aggiunge il ministro - potrà trarre da questo dramma anche una occasione per rigenerarsi. «Lo sport potrà trarre da questo dramma anche una occasione per rigenerarsi»

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