Sportiello, il portiere pompiere:
«Non ho fatto nulla, devo migliorare»

Per Sara ha abbandonato le sue due grandi passioni: le All star con borchie e teschi e i film horror. Le donne ti cambiano la vita, più di un posto da titolare in serie A. Sì, perché Sportiello adesso è il titolare dell’Atalanta, ma ragiona e si comporta come se fosse ancora il secondo.

Per Sara ha abbandonato le sue due grandi passioni: le All star con borchie e teschi e i film horror. Le donne ti cambiano la vita, più di un posto da titolare in serie A. Sì, perché Marco Sportiello adesso è il titolare dell’Atalanta, ma ragiona e si comporta come se fosse ancora il secondo o il terzo portiere. Eppure dopo le tre presenze del campionato scorso la cessione di Consigli l’ha promosso numero uno. E lui è risultato il migliore in campo due volte in due partite.

Buongiorno Sportiello: i quattro punti li ha fatti lei.

«Buongiorno , ma vi sbagliate: i punti li ha fatti l’Atalanta. Io non sto facendo niente, è ancora presto... I cavalli buoni si vedono alla fine, non alla partenza...».

Guardi che sta giocando da titolare nell’Atalanta, in serie A.

«Io mi sento un portiere a cui l’Atalanta sta concedendo una grande opportunità. Spero di dimostrami all’altezza, so che per riuscirci devo tenere i piedi ben saldi per terra».

Dicono che lei sia di ghiaccio.

«Sono un tipo tranquillo per indole. E ho capito che questo in campo può aiutare».

Per questo si sta specializzando nelle parate sui tiri ravvicinati?

«Ma no, quelle del secondo tempo a Cagliari sono state parate d’istinto. Neppure ho visto chi tirava, guardavo la palla e cercavo di coprire la porta. Istinto. E fortuna...».

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