Tiri liberi sul basket orobico
Cassa Rurale, chapeau alla dirigenza

Coach e squadra a parte, parecchi meriti per la rinascita della Cassa Rurale vanno attribuiti alla dirigenza per come hanno gestito una situazione sicuramente delicata.

I cinque ko subiti in rapida successione dal quintetto di Adriano Vertemati avrebbero potuto innescare malumori di ogni genere. La terapia vincente è figlia di messaggi costruttivi trasmessi nella settimana che ha preceduto la sfida interna col Napoli ai giocatori. Problematiche, allora, del tutto risolte? La sentenza naturalmente la determinerà il parquet nel prossimo turno col Latina ma già esistono confortevoli presupposti in materia. Ad esigerlo è l’urgente rientro nell’area-playoff come da certificati obiettivi dell’estate. Sul prosieguo dell’operazione-risalita c’è da contare anche sull’apporto di una tifoseria che da anni interpreta lo specifico ruolo in maniera invidiabile.

Solito copione, purtroppo, in casa del Bergamo. Ennesima sconfitta con la capolista Torino maturata nel finale. Certo, è più gradevole per chiunque rimanere in partita a lungo ma se poi puntualmente o giu di lì vedi esultare gli avversari amarezza e sconforto ti subentrano di colpo. C’è chi ha abbandonato le speranze di una salvezza in extremis nonostante manchino sei giornate al termine della regular season, l’equivalente di dodici punti in palio. Al “mai dire mai”, comunque, si appellano coloro che ostinatamente continuano a coniugare il bicchiere mezzo pieno. Da non sottovalutare e al tempo stesso da condividere appieno la puntuale presenza alle sfide casalinghe del presidente Massimo Lentsch visto che in molti casi alla mancanza di risultati scatta un fuggi fuggi generale dai preposti alle stanze dei bottoni.

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