Vince Marquez, cade Lorenzo
Harakiri Ducati e Rossi è secondo

Il Cabroncito è tornato, la Ducati fa harakiri all’ultimo giro e Valentino Rossi ringrazia mentre per Jorge Lorenzo è una domenica da dimenticare.

In un Gran Premio d’Argentina ricco di cadute e dal format anomalo (la prova parte sull’asciutto ma viene spezzata in due tronconi da 10 giri ciascuno secondo le indicazioni della direzione di gara, coi piloti obbligati a cambiare la moto fra la nona e l’undicesima tornata), Marc Marquez regge il confronto con Valentino Rossi nella prima parte e poi vola indisturbato verso il 51esimo successo della sua carriera. Il 23enne di Cervera, che non saliva sul gradino più alto del podio dal discusso Gp di Phillip Island della passata stagione, sfrutta al meglio la sua Honda per quanto non ancora al 100% («mi piace il telaio ma dobbiamo migliorare in accelerazione», ammette) ma soprattutto il crollo della Yamaha.

Rossi, nei primi dieci giri, tiene senza problemi il suo passo ma dopo il cambio paga dazio («Con la seconda moto non ho avuto mai la stessa sensazione, sono partito male e sono stato sempre lento, forse c’è stato qualche problema in più con le gomme», confessa il Dottore) e se arriva secondo il «merito» è tutto dei due ducatisti.

Andrea Dovizioso e Andrea Iannone hanno tutt’altro passo rispetto a Rossi, lo superano (splendida l’infilata del forlivese che in un solo colpo li fa fuori entrambi) e si involano verso il podio ma alla curva 12 il 26enne di Vasto attacca il compagno di squadra: il risultato è che finiscono entrambi a terra, con Dovizioso che taglierà il traguardo 13° trascinando a piedi la sua Desmosedici.

Rossi ringrazia centrando il primo podio della stagione, ma ringrazia soprattutto Dani Pedrosa che, merito anche della precedente caduta di Maverick Vinales mentre era sulle tracce del Dottore, finisce incredibilmente terzo. «La giornata più fortunata della mia carriera», riconosce lo spagnolo della Honda. Il circuito argentino, invece, si conferma stregato per Jorge Lorenzo che va subito in difficoltà e la cui gara si chiude già al quinto giro, con una caduta alla curva 1 che lo mette fuori dai giochi e gli fa perdere terreno su Marquez e Rossi. Da segnalare i primi punti dell’Aprilia che piazza Bradl al settimo posto e Bautista al decimo.

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