Cesena protagonista della raccolta di oli esausti

(ANSA) - CESENA, 12 APR - Grazie alla partnership con Eni, agli accordi con i colossi della ristorazione collettiva e alla raccolta degli oli domestici, la multiutility Hera nel 2022 ha avviato alla trasformazione in biocarburante ben 1.540 tonnellate di oli alimentari esausti.

Il progetto, denominato Hove ha visto coinvolti nel cesenate 85 punti di raccolta territoriale degli oli urbani e 10 punti di ristoro Camst group, ed Elior. Il distretto di Cesena (oltre ai Comuni di Santa Sofia e Premilcuore) è stato protagonista significativo di questo progetto di transizione energetica, grazie agli oli raccolti nei 57 contenitori stradali, nelle 9 stazioni ecologiche, oltre ai 10 punti di ristoro Camst group ed Elior.

Complessivamente, in provincia sono stati raccolte oltre 140 tonnellate di oli di scarto, che hanno consentito di produrre oltre 150.000 litri di biocarburante. Una volta pretrattati secondo i rigidi standard del Gruppo, gli oli vengono convogliati alla bioraffineria di Porto Marghera, dove, grazie alla partnership fra Hera ed Eni, vengono trasformati in biocarburante. Oltre alla protezione ambientale (gli oli vegetali esausti se non smaltiti correttamente possono essere molto pericolosi per la natura), l'attività costituisce un tassello rilevante della transizione energetica.

Il biocarburante, infatti, abbatte sensibilmente le emissioni di anidride carbonica rispetto ai processi di produzione del gasolio tradizionale senza necessità di modifiche al motore o agli impianti di distribuzione e dunque può accompagnare la progressiva elettrificazione del trasporto leggero, oltre a essere un'immediata soluzione per i segmenti non facilmente elettrificabili come, ad esempio, il trasporto pesante, marittimo e aereo. (ANSA).

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