Eneegia:revisori conti, sudafricana Eskom potrebbe fallire

(ANSA) - CITTÀ DEL CAPO, 24 DIC - Deloitte & Touche, i revisori dei conti di Eskom, hanno messo in dubbio la capacità di sopravvivenza dello stesso ente statale di produzione di energia sudafricano. Lo riferiscono vari media segnalando che Eskom ha dichiarato per quest'anno una perdita netta di 12,3 miliardi di rand, equivalenti a quasi 700 milioni di euro. La prospettiva per il 2023 è di un passivo di 20 miliardi di rand, più di un miliardo di euro.

I revisori dei conti, in un rapporto, hanno avvertito che esiste un' "incertezza" concreta "circa la capacita' di sopravvivenza di Eskom". Nella vigilia di Natale il Sudafrica comunque ha accolto il positivo l'annuncio che per questa giornata viene sospeso il "loadshedding", i tagli di corrente programmati che vengono effettuati ormai dal 2007 e che negli ultimi due mesi hanno raggiunto fino a nove ore di blackout al giorno.

Eskom da 15 anni non riesce a soddisfare la richiesta nazionale di corrente elettrica, ancora generata quasi interamente da obsolete centrali a carbone che necessitano di continue interruzioni per manutenzione.

Nonostante il governo del presidente sudafricano Cyril Ramaphosa abbia cercato di riformare la Eskom e di agevolare normativamente la produzione di energia rinnovabile, divergenze politiche hanno rallentato ogni progresso.

In ottobre il Ministero del Tesoro aveva annunciato che si sarebbe accollato fino a due terzi del debito dell'ente statale e che i dettagli sulla prevista ristrutturazione verranno presentati assieme al bilancio 2023 in febbraio.

L'amministratore delegato di Eskom, Andrè de Ruyter si è dimesso all'inizio di dicembre per mancanza di sostegno politico. Le interruzioni di corrente del 2022 hanno portato grandi danni all'economia del paese e diffusa frustrazione tra i sudafricani. (ANSA).

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