Giunto rotto sui binari Cremona-Treviglio
La stessa della tragedia di Pioltello

Tragedia sfiorata domenica 13 ottobre, il capotreno dopo aver sentito un botto ha azionato il freno d’emergenza, riuscendo a fermare il convoglio senza conseguenze.

È stato inviato per conoscenza anche alla Procura di Milano, titolare dell’inchiesta sull’incidente ferroviario di Pioltello, avvenuto il 25 gennaio 2018 e in cui 3 persone morirono e decine rimasero ferite, il rapporto della Polfer sulla rottura di un giunto sui binari della linea ferroviaria Cremona-Treviglio, avvenuta intorno alle 17,30 di domenica 13 ottobre tra Crema e Casaletto Vaprio, in provincia di Cremona, e che per fortuna non ha avuto conseguenze.

Il cedimento è avvenuto, infatti, sulla stessa tratta in cui, più di un anno e mezzo fa all’altezza di Pioltello, è deragliato un treno regionale provocando 3 morti e molti feriti. Un deragliamento causato, come ricostruito dalle indagini che si avviano alla chiusura, proprio da un giunto in cattive condizioni e che non era stato sostituito. Negli scorsi mesi, tra l’altro, il pm Maura Ripamonti, titolare dell’inchiesta sul caso Pioltello assieme al collega Leonardo Lesti e all’aggiunto Tiziana Siciliano, aveva ricevuto segnalazioni su due episodi simili avvenuti in altri zone.

Nel settembre 2018 un giunto si era rotto a Carnate (Monza e Brianza), mentre il secondo episodio - su cui è competente la procura di Paola - era avvenuto a Diamante, in provincia di Cosenza. Come è stato ricostruito finora, domenica pomeriggio un giunto si è spaccato nel tratto compreso tra Crema e Casaletto Vaprio. Il macchinista del treno, dopo avere sentito un tonfo al passaggio del convoglio sulla rotaia, ha fatto quindi scattare la frenata di emergenza. Da lì l’intervento delle autorità competenti e la chiusura della circolazione fino le 22.30 di domenica, cinque ore dopo l’incidente. Su quest’episodio sta indagando la Procura di Cremona e il rapporto per conoscenza è stato trasmesso anche ai magistrati milanesi.

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