Il bimbo era podalico, ora l’autopsia
Accusa di infanticidio per i genitori

Sono accusati di infanticidio i genitori del bimbo partorito in casa, a Spirano, e morto. L’autopsia chiarirà le responsabilità: il sostituto procuratore Davide Palmieri in questo modo ha dato loro la possibilità di nominare un consulente per l’autopsia, che sarà eseguita giovedì all’ospedale Papa Giovanni XXII.

La mamma del neonato, Selva Tagliati di 36 anni e il padre, Andrea Mastinu di 34, sono assistiti dall’avvocato d’ufficio Filippo Nava: «In questa fase posso solo dire che stiamo valutando la possibilità di nominare un anatomopatologo di fiducia che assista all’esame autoptico» spiega.

Un esame fondamentale per accertare eventuali responsabilità dei genitori nella morte del loro terzogenito, il primo maschietto dopo due femmine di 3 e 4 anni nate anche loro con un parto a domicilio, ma con l’assistenza di un’ostetrica. Nella notte tra sabato e domenica, invece, in casa c’erano solo marito, moglie, le due bimbe e la mamma di Selva.

Stando alla prima ricostruzione degli eventi, la donna avrebbe partorito in camera da letto assistita dal marito. Il bimbo però, secondo le dichiarazioni dello stesso Mastinu, è nato podalico e questo ha complicato le cose al punto tale da provocare la morte del piccolo. Solo l’autopsia potrà stabilire se il neonato era già morto al momento del parto o se ha emesso il primo vagito, spirando subito dopo. Il padre, in ogni caso, ha chiamato il 112 quando ormai il feto era stato espulso e non c’era già più nulla da fare. Quando sono arrivati i soccorritori del 118 e i carabinieri di Fara d’Adda, il piccolo era ancora attaccato al cordone ombelicale. Madre e figlio sono stati portati all’ospedale di Treviglio dove è stata posta sotto sequestro anche la placenta. Selva Tagliati non ha riportato conseguenze ed è stata dimessa domenica pomeriggio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA