In coma la donna dimessa dall’ospedale
«Dolori al petto, non le hanno creduto»

«Mia moglie Mariana continuava a ripetere: “Ho un dolore forte, forte al petto e al braccio sinistro e mi viene da vomitare”. Ma non le hanno creduto. L’hanno dimessa dopo una flebo di calmante, siamo tornati a casa e si è sentita male. Ha avuto un infarto».

Il 118 l’ha portata all’ospedale di Chiari: la donna è stata subito operata al cuore, ma ora è in coma. A raccontare cosa è successo a Mariana Tansie Serban è il marito Petre Serban, 48 anni, piastrellista nativo della Romania ma in Italia da quando aveva vent’anni.

Il suo racconto, in questi giorni di choc e preoccupazione per le condizioni della moglie, indica che sintomi di un imminente infarto sarebbero stati sottovalutati dal personale del Pronto soccorso dell’ospedale di Romano di Lombardia. Ed è in primis la struttura sanitaria, che fa capo all’Asst Bergamo Ovest, a volerci vedere chiaro, tanto che il direttore generale Peter Assembergs ha dato mandato al direttore sanitario Callisto Bravi di istituire una commissione interna d’inchiesta multidisciplinare. Di certo c’è il fatto che, dalla sera dello scorso mercoledì 20 novembre, dunque ormai due settimane fa, Mariana Tansie Serban – casalinga di 42 anni, madre di tre figli di 26, 23 e 18 anni, residente con loro e con il marito in via Gramsci a Cividate – si trova ricoverata in coma nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale di Chiari, nel Bresciano.

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