Mai aperto e ha già due buche
Il sottopasso (da 2 milioni) è ko

In municipio a Verdello c’è chi invoca l’intervento del Gabibbo. Ha infatti dell’incredibile quanto accaduto all’ormai noto «sottopasso degli sprechi», realizzato nel 2005 da Rfi (Rete ferroviaria italiana) e da allora rimasto sempre chiuso.

Nella strada che passa sotto il manufatto si sono formati due avvallamenti, uno profondo quarantacinque centimetri e uno venti, causati dal cedimento del manto stradale. L’incredibile è che si tratta della strada che, per lo stesso motivo, era stata da poco rifatta da Rfi. Nel 2009, infatti, si era scoperto che il manto stradale era ceduto, schiacciando le tubazioni collegate alle caditoie per lo scarico dell’acqua piovana. E pensare che l’apertura al traffico del sottopasso, completato undici anni fa nell’ambito del raddoppio della linea ferroviaria Bergamo-Treviglio ovest, era prevista per settembre

. In questi giorni, infatti, il Comune ha dato il via ai lavori di asfaltatura dei tratti della via Don Minzoni che permettono l’accesso al manufatto che però, dopo quanto si è scoperto, ora non si sa quando diventerà percorribile. E poi anche quanti soldi pubblici dovranno ancora essere spesi per questa opera pubblica. La sua costruzione si calcola che sia costata (comprendendo anche i soldi necessari alla realizzazione delle strade di accesso) due milioni di euro; 220 mila euro circa è invece il valore dei lavori che Rfi ha dovuto affrontare per sistemare il manto della strada sottostante al manufatto.

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