Strade a luci rosse, l’allarme dei sindaci
E Osio Sotto chiude le piazzole

Appello degli amministratori dei paesi lungo la ex statale 525 «Lasciati soli ad affrontare il problema, un tema che spetta al Parlamento»

«La politica ci ha lasciati soli ad affrontare il problema della prostituzione. Noi abbiamo solo armi spuntate per contrastarlo». A lanciare l’allarme, i sindaci di Ciserano, Dalmine e Osio Sotto,rispettivamente Enea Bagini, Lorella Alessio ed Edoardo Musitelli, sottolineano che le risorse e i provvedimenti messi in campo non bastano. Il corpo di polizia locale della Bassa bergamasca, competente per i Comuni di Boltiere e Ciserano, solo nei confini di quest’ultimo paese nel 2016 ha effettuato 114 servizi di controllo serale, elevando 100 sanzioni amministrative da 500 euro ai clienti dei viados: «Dobbiamo però ammettere – ha sostenuto Bagini –, che l’efficacia di queste sanzioni è vicina alla zero visto che, ogni anno, ne facciamo più o meno sempre lo stesso numero. Perché di fatto si tratta di un palliativo, che non affronta in modo radicale la problematica. Questo compito spetterebbe ai nostri parlamentari giù a Roma». Ma perché la politica, secondo i tre sindaci, non affronta radicalmente il problema della prostituzione?

E intanto a luglio partirà, a Osio Sotto, la riqualificazione in chiave «anti prostituzione» dell’ex statale 525 che taglia a metà il paese. La provinciale è da anni nota come strada in cui stazionano prostitute provenienti dall’Europa dell’Est. Per cercare di arginare il fenomeno, l’amministrazione comunale ha deciso di dare il via alla riqualificazione dell’ex statale, riducendo le aree a bordo strada dove «lavorano» le lucciole

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