Bassa, maltrattamenti in famiglia
Nei guai un marocchino e un italiano

Ad Arcene un giovane nordafricano ha cercato di aggredire l’ex consorte lanciandole dei vasi. A Urgnano divieto di avvicinarsi all’abitazione della mamma e della nonna per un ventenne italiano, che per mesi ha inflitto alle due donne violenze fisiche e psicologiche per cercare di ottenere soldi.

Nel pomeriggio di ieri, giovedì 20 giugno, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Treviglio, hanno arrestato in flagranza di reato ad Arcene un ventinovenne marocchino per maltrattamenti in famiglia.

L’extracomunitario, che aveva già la misura dell’allontanamento dalla casa familiare nonché del divieto di coabitare con il figlio minorenne e di avvicinarsi all’abitazione e ai luoghi frequentati dal figlio e dall’ex moglie, nel pomeriggio di ieri ha raggiunto l’abitazione dell’ex moglie: in evidente stato di alterazione psicofisica, l’ha aggredita verbalmente e le ha lanciato dei vasi in plastica contenenti piante e fiori, senza riuscire comunque a colpirla: tutte azioni commesse alla presenza del figlio minore.

La donna, per timore di essere picchiata dal marito, come già aveva fatto in passato, si è allontanata con il figlio, chiedendo l’intervento dei carabinieri: i militari, arrivati sul posto, hanno fermato l’uomo e l’hanno arrestato. Su disposizione del pm di turno, il giovane è stato quindi portato in carcere in attesa dell’udienza di convalida.

A Urgnano invece i militari della locale Stazione, nella serata di giovedì 20 giugno hanno eseguito la misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti di ventenne italiano responsabile di atti di violenza fisica e psicologica a partire dal mese di novembre 2018 e sino al mese di maggio nei confronti della madre quarantenne e della nonna ottantenne. Causa scatenante di tutto ciò, il rifiuto alle continue richieste di denaro avanzate dal giovane, che ora non può avvicinarsi alla casa di famiglia.

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