Violentò tre donne, scoperto a Zingonia
Era condannato all’ergastolo in Marocco

Durante il raid di martedì 20 marzo all’alba, i carabinieri hanno individuato e fermato anche un pluripregiudicato condannato all’ergastolo nella sua patria, in Marocco.

I militari dell’Arma hanno rintracciato tra i fermati del blitz di Zingonia di martedì 20 marzo, un marocchino 37enne, su cui pendeva un provvedimento di cattura emesso dall’Autorità Giudiziaria marocchina per i reati di associazione a delinquere, violenza sessuale, rapina a mano armata e sequestro di persona, con la pena dell’ergastolo.

L’uomo, nel 2012, insieme ad altri due complici, sequestrò e violentò in Marocco tre giovani ragazze, di cui due minorenni. Una di loro era incinta e perse il bambino. Fu un caso di violenza inaudita da «Arancia Meccanica», dove i tre aguzzini, sotto la minaccia di coltelli, inoltre, sottrassero alle loro vittime anche gli oggetti d’oro che avevano in quel momento nella loro disponibilità, del denaro contante ed il cellulare.

Dopo il provvedimento della Corte d’Appello di Fes (in Marocco), l’uomo fece perdere le proprie tracce, sino alla sua cattura in uno dei «palazzi» Athena di Zingonia. Le Autorità del Marocco hanno comunicato ai carabinieri, tramite l’Interpol di Roma, che si tratta di un «criminale pericoloso e efferato».

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