19 mila farmacie pronte a fine aprile con il vaccino Johnson: previste 50 dosi al giorno

«Chi non ha gli spazi avrà la possibilità di allestire dei gazebo all’esterno. Inizieremo dopo aver fatto dei corsi istituiti dall’Istituto Superiore Sanità che formerà colleghi abilitati e faremo il Johnson&Johnson, quindi si prevede inizio a fine aprile. Se arrivano i vaccini noi siamo pronti, con la rete di 19 mila farmacie, 50 vaccini al giorno potremmo fare la differenza».

All’indomani della firma dell’accordo tra Federfarma e Ministero della Salute per la somministrazione del vaccino nelle farmacie è la consigliera di Federfarma Lazio, Maria Grazie Mediati, a spiegare come i farmacisti si stanno organizzando. «Ogni farmacia allestirà un ambiente per anamnesi e inoculazione e un altro per il monitoraggio di 15 minuti del paziente dopo il vaccino», ha detto.

Si vaccinerà in farmacia la fascia attiva della popolazione escluse le persone più vulnerabili. Come da protocollo nazionale, negli oltre 19.000 presidi di Croce Verde diffusi capillarmente su tutto il territorio non potranno esser vaccinate persone fragili e «in qualsiasi caso al cittadino verrà fatta un’anamnesi, ovvero una sorta di intervista approfondita e, qualora emerga che abbia particolari patologie o assume diversi farmaci, sarà indirizzato al medico di medicina generale per la valutazione del caso». Lo spiega all’Ansa il segretario nazionale di Federfarma Tobia, in vista dell’avvio delle vaccinazioni anti-Covid in farmacia, sottolineando che « perché dobbiamo esser certi di vaccinare soggetti che non presentano particolare rischio».

A vaccinare saranno i farmacisti stessi, un esercito di circa 73.000 professionisti. «La dose potrà esser somministrata anche in gazebo allestiti all’esterno delle farmacie o in locali adiacenti». A ogni modo, specifiche categorie che saranno vaccinate in farmacia «non risultano ancora definite nell’accordo quadro nazionale. Singole regioni potrebbero integrare l’accordo siglato da Governo, Regioni, Federfarma e Assofarm, definendo ulteriori criteri migliorativi. Abbiamo però la certezza che c’è una volontà forte del presidente del Consiglio e delle regioni di uniformare i criteri il più possibile».

Bisogna comunque aspettare il primo step, ovvero l’arrivo di vaccini in farmacia. «Non sappiamo di preciso quando e quanto vaccino arriverà, probabilmente il primo ad arrivare sarà quello di Johnson and Johnson, ma dovrà esser conservabile nel frigo di qualsiasi farmacia, e più stabile e meno complesso da somministrare di altri». Quello che è certo, conclude, è «che questa novità rappresenta un’auspicata svolta, che permetterà alle farmacie di contribuiranno all’obiettivo della campagna vaccinale per uscire da questa terribile pandemia».

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