250 bombole di ossigeno vuote
L’intervento dei Carabinieri per i malati

L’operazione ha permesso di fronteggiare tempestivamente la carenza di ossigeno più volte lamentata da alcuni farmacisti e numerosi pazienti presenti nelle loro abitazioni, i quali avevano segnalato la difficoltà a reperire i presidi medici ad Ats di Bergamo ed agli stessi Carabinieri.

Nell’ambito dell’emergenza registrata in provincia di Bergamo, allo scopo di fronteggiare la rilevante mancanza di ossigeno per i pazienti a domicilio affetti da Covid-19, i Carabinieri tra il pomeriggio di domenica e la mattinata di lunedì 23 marzo hanno proceduto al recupero, presso le abitazioni delle persone decedute nei giorni scorsi o presso le farmacie, di oltre 250 bombole di ossigeno vuote che sono state subito consegnate alle aziende produttrici di gas tecnici per la tempestiva rigenerazione ed immissione nel territorio provinciale a favore di nuovi 250 ammalati.

L’operazione ha permesso di fronteggiare tempestivamente la carenza di ossigeno più volte lamentata da alcuni farmacisti e numerosi pazienti presenti nelle loro abitazioni, i quali avevano segnalato la difficoltà a reperire i presidi medici ad Ats di Bergamo ed agli stessi Carabinieri.

L’Arma di Bergamo inoltre continuerà a garantire il trasporto dei medicinali e delle apparecchiature sanitarie in favore degli ospedali orobici, in particolare l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, l’Ospedale Bolognini di Seriate e l’Ospedale di Treviglio, tutti in prima linea contro l’epidemia.

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