A 15 anni vive la malattia nel silenzio
E nel calcio trova la forza di lottare

Colpito dalla patologia genetica, la fibrosi cistica, combatte ogni giorno senza che nessuno attorno a lui lo sappia.

A quindici anni molti ragazzi sognano di diventare grandi calciatori come i campioni della loro squadra del cuore. Lorenzo (nome di fantasia per tutela del giovane), invece, si allena tre volte la settimana con molta serietà, perché vuole segnare un goal a un avversario speciale: la fibrosi cistica. A bordo campo, per sostenerlo, c’è sempre la mamma Elisabetta (anche per lei nome di fantasia a tutela del figlio), tifosa irriducibile, un concentrato di energia ed entusiasmo, con il sorriso di chi non si arrende mai.

«Respiriamo aria in prestito» dice Will, adolescente ribelle che soffre della sua stessa malattia nel film «A un metro da te» di Justin Baldoni. La fibrosi cistica è infatti una patologia multi-organo, con importante compromissione a carico, in particolare, del polmone e dell’apparato digerente. Ha origine dall’alterazione di un gene e colpisce in media un neonato ogni 2.500: ne soffrono oltre seimila persone in Italia. Esistono oltre duemila mutazioni di quel gene e ognuna produce effetti diversi, perciò anche sintomi e conseguenze differiscono notevolmente da un paziente all’altro.

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