A Bergamo più opere e investimenti
Ma aumentano le multe: +1,6 milioni

Più entrate, più oneri, spesa sotto controllo, nessuna azione del tesoretto A2A messa sul mercato, opere pubbliche per 16 milioni e 10 milioni di investimenti. Ma anche aumento delle multe.

È questa, in estrema sintesi, la fotografia dello stato attuale delle casse comunali di Bergamo. «Un risultato che dimostra quanto la gestione contabile e finanziaria del Comune sia efficace e virtuosa» - sottolinea il ViceSindaco e Assessore al bilancio Sergio Gandi. Gli oneri di urbanizzazione salgono dai 3 milioni previsti a 5,5 milioni di euro: si inverte il trend degli scorsi anni, nei quali i bilanci hanno registrato una progressiva e inarrestabile contrazione degli incassi derivanti dagli oneri di urbanizzazione, a dimostrazione di una leggera ripresa degli investimenti in città. Non solo, gli oneri non vengono utilizzati per ripianare squilibri sulla parte corrente, ma vengono interamente applicati agli investimenti.

Più entrate: 2,6 milioni entrano nelle casse del Comune grazie all’attività di accertamento dell’Ufficio Tributi, rispettivamente 750mila euro dall’IMU, 350mila dall’Ici, 1.26 milioni dalla TIA-Tares, a cui si aggiungono 292mila euro dal Fondo di Solidarietà comunale. I controlli della Polizia Locale sul territorio, la grande attività di prevenzione sulle strade per migliorare la sicurezza stradale (tantissimi i controlli sui mezzi pesanti che transitano in città e grazie ai nuovo “autoscan”), nonché l’attivazione di tante telecamere di ztl in città (la zona traffico limitato notturna di via San Bernardino, ma soprattutto le 10 telecamere di Bergamo Alta, che hanno riscontrato numeri pazzeschi in soli 7 fine settimana tra settembre e ottobre) fanno prevedere un incremento delle sanzioni amministrative – accertate e non incassate – di 1,6 milioni (da 9,2 milioni a 10,8 milioni di euro). 1,1 milioni entrano nelle casse del Comune di Bergamo per via della liquidazione dell’ “Istituzione per i servizi alla persona” (anche in questo caso le minoranze parlarono di un’operazione che avrebbe dato scarsi benefici all’Amministrazione in termini di liquidità). Le maggiori entrate si attestano quindi a ben 6,2 milioni di euro.

Visti i risultati, il Comune riesce quindi a portare il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità al 100% anziché al 55%, che rappresenta la percentuale inizialmente prevista in fase di bilancio previsionale. Bergamo si conferma quindi città virtuosa, in grado di assolvere agli obblighi di legge in anticipo rispetto alle disposizioni del Governo. Proprio per via di questa operazione, salgono le spese per 3,8 milioni di euro: un dato quindi paradossale, un dato che va letto in senso virtuoso e positivo e non frutto di un’esplosione di dotazioni di servizio, che invece registrano una crescita contenuta (580mila euro). Il che significa che la maggior parte degli assessorati hanno lavorato tenendo fede alle previsioni, migliorando le performance (le classifiche e i rating in miglioramento delle scorse settimane lo confermano) in termini di efficienza e non aumentando le spese. In questo ambito, cresce, pur sempre sotto controllo, solo la spesa del capitolo servizi sociali: un incremento minimo paragonato al trend degli anni precedenti e tutto dovuto all’aumento della spesa per i minori stranieri non accompagnati. Quindi le spese crescono complessivamente di 5 milioni di euro.

Infine gli investimenti: il risultato del 2016 è in linea con quello degli altri anni dell’Amministrazione Gori, con 16 milioni di opere pubbliche realizzate e con altri investimenti per un totale di 10,4 milioni di euro. Le opere vengono finanziate da oneri e avanzo di bilancio, consentendo così di non vendere nemmeno un’azione A2A del Comune di Bergamo.

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