Alla scoperta del gergo giornalistico
Coorious, ancora aperte le iscrizioni

Sono ancora aperte le iscrizioni al percorso formativo per i giovani tra i 18 e i 30 anni organizzato da Edoomark con L’Eco di Bergamo.

Come ogni lavoro specialistico, anche il giornalismo ha il suo linguaggio. E bisogna conoscerlo. Se diciamo ad esempio che una donna è rimasta vedova perché il marito è stato mangiato da un coccodrillo stiamo usando dei termini tecnici giornalistici. La «vedova» infatti è l’ultima linea di composizione di un paragrafo che appare come prima riga di una colonna. Il «coccodrillo» è un articolo commemorativo preparato in precedenza e usato in occasione della morte di un personaggio famoso. Lo sapevate? Anche per questo è stato organizzato «Coorious», il percorso di formazione sui temi dell’informazione, della comunicazione e del giornalismo organizzato da Edoomark con il sostegno de L’Eco di Bergamo, le cui iscrizioni stanno andando bene e sono ancora aperte.

Conoscere un linguaggio non significa solo avere qualche nozione in più nel proprio bagaglio culturale, ma introdursi nella forma mentis del fare giornalismo. Il cavallo ad esempio è l’informatore personale di un giornalista – se vi troverete a fare cronaca nera potrebbe esservi parecchio utile – e il cavallo di ritorno è una notizia scambiata per nuova e quindi rilanciata con risonanza, sbagliando. Quindi occhio ai cavalli, di tutti i tipi.

Quello del giornalismo è un linguaggio molto particolare e curioso: infatti è pieno di animali come il coccodrillo, il cavallo, ma anche la canard (in francese papera, ovvero notizia priva di fondamento), la cicala (o mosca, cioè il piccolo microfono che viene posto sull’abito di un ospite), la civetta (il richiamo in prima pagina di un articolo situato nelle pagine interne), la giraffa (quel microfono agganciato a un lungo braccio meccanico che di solito si vede in tv), il moscone (una breve notizia a pagamento per annunciare una nascita, un matrimonio o un lutto) fino all’inquietante serpente di mare, cioè una notizia clamorosa, ma falsa.

Senza dimenticare due parole astruse e ormai fuori utilizzo come ebdomadario, cioè una pubblicazione settimanale in forma di foglio o rivista specializzata, e la zakazuka, che non è una danza dell’est Europa ma una parola di origine russa per indicare la richiesta di pagamento da parte di un editore per la pubblicazione di una notizia che cita delle aziende (di solito committenti).

Il vocabolario del giornalismo è lunghissimo e racconta meglio di tante descrizioni cosa significhi davvero fare il giornalista, scrivere notizie, realizzare articoli o interviste, realizzare video e muoversi agilmente sul web. A questo mondo «Coorious» vi darà accesso raccontando – in forma teorica e poi in pratica – che cosa è oggi il mondo della comunicazione nel quale si inserisce il giornalismo.

«Coorious» non è e non può essere una scuola che crea e forma giornalisti. «Coorious» è un percorso formativo che accompagna i giovani dentro un’esperienza giornalistica per capire se il mondo della comunicazione possa rappresentare un’opportunità nelle scelte del proprio futuro. Sono già più di cento le persone tra i 18 e i 30 anni che si sono iscritte a una delle week di 12 ore di formazione in remoto (il 23 novembre, il 14 dicembre o l’11 gennaio), da Bergamo e dalla provincia ma anche da fuori (il corso però è riservato solo a chi abita sul nostro territorio). L’iscrizione è lilbera – perché il laboratorio è offerto da L’Eco di Bergamo – e dopo questa prima parte ci sarà una masterclass a gennaio, a pagamento, per approfondire ulteriormente l’esperienza nel mondo dell’informazione.

«Curiosi si nasce, professionisti si diventa» recita lo slogan di «Coorious». E per diventarlo bisogna fare tanta esperienza, studiare molto e alimentare la propria passione con tutte le possibilità che si presentano lungo il percorso di ognuno. «Coorious», ideato da Edoomark, è una di queste. Fra coccodrilli, cavalli e civette, saper porre domande per ottenere un’informazione (e poi registrarla, raccoglierla e analizzarla), spiegare concetti e idee in forma scritta, saper ascoltare e cogliere ciò che è importante, fotografare e produrre brevi filmati video. Insomma imparare a muoversi in questa giungla appassionante che è la comunicazione. Per partecipare basta compilare il form sul sito www.coorious.it.

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