Allevamenti, mitigare l’impatto del lupo. Partito progetto europeo in Valmarina

Mattinata di formazione con i Carabinieri forestali ed esercitazione con il pastore tedesco Senna.

Il 1° marzo l’ex monastero di Valmarina ha ospitato un incontro formativo del progetto «Life Wolfalps Eu» che ha l’obiettivo di mitigare l’impatto del lupo sull’allevamento, stabilire un equilibrio fra il mondo della caccia e la presenza dei predatori, contrastare il bracconaggio e diffondere un’informazione scientifica e corretta ( www.lifewolfalps.eu ). Il progetto, cofinanziato dall’Unione europea nell’ambito della programmazione Life + 2007-2013 «Natura e biodiversità», vede diversi partner, tra cui Regione Lombardia e Ersaf.

Presenti in Valmarina, gli investigatori dei Carabinieri forestali provenienti da tutte le province lombarde. Dopo la mattinata di confronto e formazione, si è svolta un’esercitazione. Protagonista Senna, pastore tedesco specializzata nella ricerca di esche e bocconi avvelenati (stanziata a Lecco), che da ieri sarà operativa anche sul territorio della provincia di Bergamo per attività ispettive e perquisizioni. I carabinieri forestali interverranno con l’unità cinofila anche su segnalazione, sia per la tutela della fauna selvatica che per quella domestica.

«L’Arma dei Carabinieri partecipa al progetto europeo per contrastare il fenomeno degli avvelenamenti della fauna selvatica nell’ambito del progetto “Life Wolf Alps” – spiega il tenente colonnello Giancarlo Papitto -. Oggi (ieri, ndr) stiamo portando avanti un’attività di formazione del personale, oltre che a presentare l’unità cinofila che opererà in Lombardia. A livello nazionale ci sono 17 unità cinofile, con questo progetto abbiamo introdotto tre nuove unità che inizieranno ad operare da marzo.

«Questa iniziativa – commenta il presidente del Parco dei Colli di Bergamo Oscar Locatelli - si inserisce nel percorso di collaborazione tra il Parco e i Carabinieri forestali per promuovere operazioni di prevenzione e, quando necessario di repressione, di attività che vanno contro la tutela e incolumità della flora, della fauna e dei cittadini. Siamo felici che sia stata scelta la nostra sede di Valmarina per questo incontro. Ringraziamo i Carabinieri forestali, immagine di autorevolezza sul territorio, per l’attività svolta in collaborazione con il Parco in diverse circostanze».

© RIPRODUZIONE RISERVATA