«Appena siamo in sicurezza, riaprire scuole»
Gori: sacrificio difficile per gli studenti delle Medie

«La prima cosa che farei è riaprire le scuole, il sacrificio che stiamo chiedendo soprattutto ai ragazzi delle medie è difficilmente accettabile». Lo ha sottolineato il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, in diretta a Rtl 102.5, parlando di cosa dovrà avere la priorità, secondo lui, una volta che i contagi si saranno abbassati.

«Credo che la scuola sia un ambiente organizzato e il costo che stiamo pagando in termini di distanza tra gli allievi e i loro insegnanti, oltre che di rottura della routine educativa, sia un prezzo altissimo, quindi messo in sicurezza il Paese, il primo provvedimento è la riapertura delle scuole», ha aggiunto il primo cittadino.

La scuola «è per me il tema prioritario, è alla base della lotta contro le diseguaglianze, è alla base della possibilità che le donne lavorino di più. Se avremo più asili nido, consentiremo a più donne di lavorare e da lì parte un’occasione di maggiore produttività per il nostro sistema economico, di maggiore competitività - ha concluso - laddove la scuola sia anche in grado di forgiare eccellenze, di porre le condizioni per l’innovazione che serve alle nostre imprese per competere».

Un commento anche su Bergamo: «La mia città va abbastanza bene, gli ultimi dati ci dicono che i contagi sono cresciuti ma non in maniera troppo preoccupante, così che i nostri ospedali possano ospitare i malati di altre province lombarde più colpite» ha spiegato il sindaco di Bergamo: «Detto questo, siamo zona rossa e i concittadini mi sembrano abbastanza rigorosi nel rispettare le misure di sicurezza. Aspettiamo che questi valori che hanno reso la Lombardia zona rossa si abbassino, tanto da farci tornare a fare una vita quasi normale», ha concluso.

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