Architetti in lutto per Andrea Piantanida
«Era un collega di grande sensibilità»

Andrea Piantanida, 59 anni,era nella Commissione comunale sul paesaggio e docente alla scuola edile.

C’è incredulità di fronte alla scomparsa prematura e repentina di Andrea Piantanida, portato via dal Covid-19. Sessant’anni il prossimo aprile, era un architetto conosciuto e apprezzato: «Ho conosciuto Andrea ai tempi dell’università quando ci siamo ritrovati per preparare la tesi di laurea con Sergio Crotti (oggi professore emerito del Politecnico di Milano) – racconta l’architetto Dario Frigoli -. Dopo la laurea nel ’76 abbiamo lavorato in due studi diversi, tra i più importanti della città, lui con l’architetto Giuseppe Gambirasio. Quando ci capitava, lavoravamo insieme, per progetti nostri. Per sei anni abbiamo dato vita a uno studio nostro e quando l’esperienza finì la nostra amicizia restò intatta. Andrea era persona speciale, di grande sensibilità e correttezza».

Poliedrico, Piantanida era interessato alla cultura, alla storia e all’arte. Una volta dovendo avere a che fare con persone ipovedenti si era messo persino a studiare il braille: «Guardava alle cose con animo poetico e una grande intensità. Con lui – ricorda con commozione Frigoli – ho fatto le risate più belle della mia vita». Piantanida da 16 anni era anche docente alla Scuola Edile: «Coniugava le competenze tecniche con un’ampia cultura umanistica - sottolinea Federica Magnati, coordinatrice del percorso triennale -. Sapeva guardare al futuro e alle tecnologie, senza dimenticare la bellezza del passato, che cercava di trasmettere con l’amore per la storia dell’arte. Mancherà tantissimo a noi e ai nostri studenti».

A novembre scorso Piantanida era entrato a far parte della commissione sul paesaggio del Comune: «Una persona di grande umanità e sensibilità che ha saputo tradurre queste doti nel suo lavoro – ribadisce l’assessore Francesco Valesini -. Capace e attento ai temi della città e della sua trasformazione, stava dando in modo concreto il suo contributo. Una persona straordinaria». «Ance Bergamo ha perso un collaboratore stimato di alto valore professionale e umano» dicono la presidente Vanessa Pesenti e il vice Cristian Vitali.

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