«Arjoun vendicativo e ossessivo
Potrebbe colpire altre persone»

Nell’ordinanza di convalida dell’arresto del gip Lucia Graziosi il pericolo di reiterazione del reato. L’esito dell’autopsia: Marisa colpita da sei fendenti.

Nelle condotte di Arjoun Ezzeddine, accusato (reo-confesso) dell’omicidio della moglie Marisa Sartori e del tentato omicidio della cognata Debohra, emergono «connotati persecutori, con aspetti compulsivi, dalla caratterizzazioni potenzialmente ossessive», le modalità dell’aggressione alla moglie e alla cognata denotano «una spiccata pericolosità sociale». Tanto da rendere «assai probabile la reiterazione di analoghi comportamenti delittuosi nei riguardi di altri soggetti appartenenti al nucleo relazionale della deceduta». Lo scrive il gip Lucia Graziosi nell’ordinanza di convalida dell’arresto in relazione alla sussistenza dell’esigenza cautelare in carcere.

Intanto giovedì mattina, alla camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, è stata eseguita dal medico legale Matteo Marchesi l’autopsia sul corpo di Marisa. L’esame ha confermato quanto era già emerso dai primi rilievi scientifici sul corpo della venticinquenne, ovvero che una coltellata al cuore le è stata fatale. Sono inoltre emerse ulteriori cinque coltellate – e non quattro, com’era invece emerso sempre dai primi rilievi del medico legale – sempre all’altezza dell’addome.

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