Astraday a Bergamo, pochi gli over 60. Ats: «Ma è la fascia di popolazione più vulnerabile»

Sabato in ogni centro si sarebbero presentate una decina di persone in tutto, ma i dati precisi si avranno domenica, al termine del quarto e ultimo, per ora, «Astraday».

L’invito era rivolto a meno di 4 mila bergamaschi, di età superiore ai 60 anni, dunque un numero già di per sé ridotto. Ma pare che sabato 12 giugno, primo dei due giorni dell’Astraday per le vaccinazioni agli over 60 di questo fine settimana e terzo dei quattro giorni in due fine settimana, ben poche persone si siano presentate per sottoporsi al vaccino Astrazeneca nei centri vaccinali della Bergamasca, approfittando del fatto che non era necessario prenotarsi, ma soltanto presentarsi agli hub se rientranti nei requisiti richiesti da Ats. Sabato in ogni centro si sarebbero presentate una decina di persone in tutto, ma i dati precisi si avranno domenica, al termine del quarto e ultimo, per ora, «Astraday».

L’invito riguardava 3.898 bergamaschi residenti in 39 piccoli paesi della provincia. Sabato era la terza delle quattro giornate, ma pare che anche questa sia stata un mezzo flop e difficilmente domenica si registrerà il pienone. Potrebbero aver influito le decisioni delle autorità sanitarie sul vaccino Astrazeneca, ovvero quello di limitarne l’uso soltanto agli ultrasessantenni e a iniettare un diverso vaccino come seconda dose alle persone sotto i 60 vaccinate con Astrazeneca la prima volta, anche a seguito della morte di Camilla Canepa, la diciottenne di Genova che aveva ricevuto il vaccino proprio durante un «Astraday».

Nella Bergamasca il numero di persone vaccinate perlomeno con la prima dose ha superato il 50%. Anche lo scorso fine settimana i primi due giorni di «Astraday» erano stati un flop, con soltanto qualche decina di ultrasessantenni giunti agli hub senza prenotazione. «I dati parlano chiaro - sottolinea il direttore generale di Ats Bergamo, Massimo Giupponi -: la fascia di popolazione più vulnerabile è proprio quella over 60 e i cittadini lombardi appartenenti a questa fascia e non ancora vaccinati sono il 21,7%. Per questo è importante cogliere l’occasione del secondo weekend organizzato per poter accedere alla vaccinazione senza prenotazione e nell’hub più vicino. Mi auguro che in tanti approfittino di questa occasione».

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