Auchan-Conad, poche risposte
Indetto lo sciopero nazionale

Le modalità del passaggio degli store della catena francese alla cooperativa italiana restano ancora incerte, i lavoratori hanno deciso così di proclamare un’astensione dal lavoro.

Dopo la rottura delle trattative, due settimane fa, al termine di un incontro a Roma, si è tenuto martedì 15 ottobre un confronto con i rappresentanti del Gruppo Conad a livello regionale nella sede di Confesercenti a Milano. Anche in questa sede, tuttavia, non si è verificato alcun passo concreto in avanti.

Ora, nell’ambito della delicata cessione a Conad del Gruppo Auchan Retail Italia, è arrivato il momento della mobilitazione: per il 30 ottobre FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL e UILTUCS-UIL hanno proclamato uno sciopero nazionale per l’intero turno di lavoro in tutti i negozi di Auchan e Sma, nonché in tutti i punti vendita già oggetto di passaggio di ramo d’azienda verso Conad.

«Non abbiamo ancora risposte certe su quella che è la questione principale, cioè la tenuta occupazionale» hanno detto poco fa Giuseppe Errico, Nicholas Pezzè e Mario Colleoni per la FILCAMS-CGIL di Bergamo. «Conad non si è presa nessun impegno formale nei confronti degli oltre 18mila lavoratori coinvolti in tutt’Italia, di cui circa 500 nella provincia di Bergamo, fra il supermercato di Curno e i punti vendita SMA di Bolgare e Romano di Lombardia. Per loro, la cessione dovrebbe concretizzarsi entro il primo trimestre del 2020».

Il 30 settembre scorso era stata presentata alla controparte una bozza di testo che ricomprendeva i temi cari al sindacato: tutela occupazionale, art. 18 e sua applicazione anche nella frammentarietà dei punti vendita, organizzazione del lavoro e agibilità sindacale.

«Al momento, invece, non conosciamo le prospettive di tutti i punti vendita né le future condizioni contrattuali di lavoro» proseguono i tre sindacalisti CGIL. «Quello che ci è stato annunciato da Conad è, invece, l’intenzione di cedere una parte della rete vendita a terzi senza capire a chi e a quali condizioni. È stata poi disdettata la contrattazione integrativa vigente. Ecco perché non resta altro da fare se non scioperare».

«A livello nazionale è stato proclamato lo sciopero per la vicenda Auchan -Conad, ma questo andrà declinato sui territori, perché ogni negozio ha una storia a sé, e nostra intenzione è quella di parlare con i lavoratori per decidere con loro modalità e tempistiche di ogni mobilitazione». Alberto Citerio, segretario generale Fisascat Cisl, stabilisce i tempi per le dimostrazioni che il 30 ottobre, in concomitanza con la riapertura del tavolo al Mise.

«Un incontro poco soddisfacente, proprio come ci aspettavamo», è il commento di Monica Olivari, che per Fisascat Bergamo ha partecipato alla riunione dove è stato confermato il passaggio del supermercato di Curno al gruppo Conad per il prossimo febbraio.

«Dopo la premessa che tutti gli argomenti in sospeso al tavolo nazionale non si sarebbero affrontati, non ci è restato che ascoltare i dirigenti fare la lista dei negozi che, quattro a settimana, cambieranno insegna e il rimpallo della situazione sulle questioni ancora aperte. Fisascat ha precisato che organizzazione del lavoro e orari sono argomenti da discutere a livello territoriale, per cui abbiamo chiesto l’impegno a avviare un tavolo regionale e entrare nel merito delle questioni che sarà opportuno dirimere prima di definire ogni passaggio»

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