Benzina, chiusi sei impianti su dieci
E c’è chi la vende a 2 euro al litro

Continua lo sciopero: alta l’adesione in provincia secondo il gruppo gestori Ascom. In qualche caso prezzi gonfiati. «Situazioni spiacevoli: vanno segnalate»

Nella Bergamasca ha aderito allo sciopero nazionale indetto dai sindacati il 60% dei gestori dei benzinai aderenti ad Ascom, con punte dell’80% nelle zone a sud ovest della provincia. Uno sciopero, che è iniziato mercoledì 6 novembre alle 6 e terminerà alle 6 di venerdì 8 novembre. Qualche disagio non è ovviamente mancato, così come le sorprese legate ad alcuni prezzi «gonfiati». Nello specifico, una lettrice ha segnalato e documentato fotograficamente al nostro giornale un distributore dell’hinterland che ha applicato il prezzo di 1,999 euro al litro per la benzina, praticamente due euro, contro una media abituale di 1,488 al litro nei distributori di città e provincia.

Nel nostro giro in città, abbiamo controllato dodici distributori di benzina, trovandone solo 4 chiusi: tutti gli altri, per quanto riguarda il rifornimento self service non presentavano alcuna anomalia dal punto di vista dei prezzi. Solo per un benzinaio di via Baioni si discostavano dalla media, ma solamente per quanto riguarda il rifornimento servito: in questo caso, la benzina era a 1,739 euro e il diesel a 1.639 euro.

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