Bergamo-Missouri: vent’anni di collaborazione tra le Università

Facoltà di Economia Nel 2002 la proposta del professor Chuck Franz, accolta dal collega Mauro Cavallone: da allora oltre 2mila studenti hanno frequentato i corsi a Bergamo. La festa in Sant’Agostino con 60 ragazzi americani.

«Arrivo in Italia con 20 studenti e vorrei chiedervi l’ospitalità di un’aula per il mio corso di Project Management». Si è presentato così, nel 2002, Chuck Franz, docente di Economia dell’Università del Missouri, all’ateneo di Bergamo. Ed è proprio così che è nata una collaborazione di cui a Sant’Agostino si sono festeggiati i vent’anni. La partnership con l’ateneo americano è la più robusta e longeva che lega Unibg con altre realtà internazionali. Dal 2002 a oggi hanno frequentato i corsi di Economia organizzati a Bergamo dai due atenei oltre 2mila studenti e in queste settimane sono tornati, dopo i due anni di pandemia, i 60 ragazzi americani che insieme ad altrettanti colleghi italiani stanno frequentando i sei corsi nelle aule di via dei Caniana.

Promotore di questa lunga collaborazione, i nsieme a Chuck Franz, il professor Mauro Cavallone, che ha accolto la richiesta d’ospitalità del collega americano e che insieme a lui ha dato vita alla collaborazione destinata a proseguire. «Chuck Franz è stato un visionario – ha detto Cavallone –; noi lo abbiamo seguito e siamo riusciti a dare ai nostri studenti un’opportunità in più di studiare a contatto con docenti e ragazzi americani senza muoversi dall’Italia, creando relazioni didattiche, sociali e culturali». Il progetto s’inserisce ora in un più ampio programma di sviluppo delle attività dell’università a livello internazionale.

«Siamo riusciti a dare ai nostri studenti un’opportunità in più di studiare a contatto con docenti e ragazzi americani senza muoversi dall’Italia»

Il programma di sviluppo internazionale

«La nostra proiezione – ha detto il rettore, Sergio Cavalieri – è di attivare nuove alleanze, soprattutto in Europa, poiché si va ormai verso un titolo di studio europeo, uno sprone importante per riuscire a dare ulteriori chances ai nostri studenti, affinché la loro laurea a Bergamo abbia un valore anche all’estero. Essere stati scelti da questa università americana è un motivo d’orgoglio: ci siamo rivelati un interlocutore affidabile e di qualità». Alla soglia degli 80 anni, Chuck Franz non ha voluto mancare all’appuntamento di ieri. «L’Università di Bergamo è per noi un partner eccezionale – ha detto –. Per i nostri studenti è fondamentale uscire dal guscio e mischiarsi con altre culture. Quale luogo migliore dell’Italia per farlo?». Presente anche Giada Zambelli, studentessa del primo corso e oggi vicepresidente della Piccola Industria di Confindustria: «Un’esperienza indimenticabile, da fare almeno una volta nella vita – ha ricordato –, apre la mente e allarga gli orizzonti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA