Bergamo in piazza per la pace in Ucraina: «Stop guerra, difendere democrazia e libertà» - Foto/Video

Ucraina Sabato 26 febbraio in piazzale Marconi l’iniziativa promossa dalla comunità ucraina di Bergamo in collaborazione con la rete della pace e il coordinamento enti locali per la pace e i diritti umani, con il sostegno del Comune di Bergamo.

Sabato pomeriggio, 26 febbraio, la città della pace è scesa in piazza per esprimere solidarietà all’Ucraina e al suo popolo: centinaia i manifestanti che hanno riposto all’appello. Già prima delle 15, orario d’inizio della manifestazione, tante persone – anche famiglie con bambini – sono arrivate in piazzale Marconi per partecipare all’iniziativa promossa dalla comunità ucraina di Bergamo in collaborazione con la rete della pace e il coordinamento enti locali per la pace e i diritti umani, con il sostegno del Comune di Bergamo. Alcuni manifestanti sono arrivati con le bandiere gialle e blu dell’Ucraina, altri con le bandiere «arcobaleno» della pace, altri ancora con cartelli con le scritte «No war», «No alla guerra», «Stop Putin, stop war». All’inizio della manifestazione è stato anche cantato l’Inno ucraino.

Bergamo, il presidio per la pace in Ucraina: video di Gian Vittorio Frau

«Difendere libertà e democrazia»

«La nostra bussola può essere solo una: difendere democrazia e libertà ad ogni costo - ha detto il sindaco Giorgio Gori –, fermare l’attacco di Putin. Va subito costruita una politica per i profughi, si stimano quasi 4 milioni, che stanno per bussare: non lasceremo sola la Polonia e gli altri Stati, anche se questi hanno chiuso le porte al nostro Paese». Anche Bergamo, ha detto il sindaco «farà la sua parte. Caritas ha promosso una raccolta fondi che il Comune ha deciso di sostenere, donare è il modo più concreto per aiutare, per fare capire che siamo davvero al loro fianco.

La lettera agli ucraini della città

Venerdì mattina il sindaco Giorgio Gori ha inviato una lettera ai circa 1.500 cittadini ucraini residenti in città: «Insieme a tutta la Giunta – ha scritto il primo cittadino - facendomi interprete dei sentimenti dell’intera città di Bergamo, desidero esprimervi solidarietà e fraterna vicinanza. Il nostro pensiero va a tutto il vostro popolo, alle vostre famiglie lontane e in pericolo. Posso immaginare la preoccupazione, l’ansia e la paura che state vivendo in queste ore». Il sindaco, spiegando di aver contattato il console Andrij Kartysh, ha annunciato «la disponibilità a organizzare ogni iniziativa che possa risultare in queste ore utile alla causa del vostro Paese». Nel pomeriggio, a Palazzo Frizzoni, Giorgio Gori, insieme al vicesindaco Sergio Gandi, l’assessore alla Pace Marzia Marchesi, l’assessore con delega al dialogo interreligioso Giacomo Angeloni e la consigliera con delega ai nuovi cittadini Monica Corbani, ha incontrato i rappresentanti della comunità ucraina a Bergamo, presente anche Don Vasyl Marchuk.

«Situazione drammatica»

Spiega l’assessore alla Pace: «Ci hanno riportato una situazione drammatica, la comunità ucraina a Bergamo sta organizzando una raccolta di viveri e medicinali. Ci siamo impegnati a costituire un tavolo per coordinare gli aiuti, capire come farli arrivare tramite i canali umanitari e a mettere a disposizione uno spazio per stoccarli. Ci è stato chiesto di supportare l’accoglienza dei profughi che potrebbero arrivare, siamo pronti ad aiutarli». Presente all’incontro Yaroslava Vyshnevska, referente della comunità ucraina a Bergamo, «contenta di aver parlato con il sindaco e gli assessori – dice -. A tutto ciò che abbiamo chiesto, sembra si possa trovare una soluzione e di questo siamo grati. La situazione è complicata, c’è chi sta fuggendo dal nostro Paese, in particolare mamme e bambini e chi invece sta tornando per proteggere la propria Patria. La speranza è che tutto questo finisca presto, domani invitiamo tutti a partecipare al presidio» .

Bergamo, presidio per la pace in Ucraina: video di Gian Vittorio Frau

Oggi in piazza alla manifestazione scenderà anche il Pd di Bergamo che invita tutti i Comuni a votare un ordine del giorno «di forte condanna morale all’invasione russa e di solidarietà al popolo ucraino, creando ogni possibile mobilitazione contro l’aggressione russa, per la pace e la garanzia del diritto internazionale». A fianco del Pd, Forza Italia: «Ferma condanna all’aggressione militare russa e solidarietà al popolo ucraino» scrivono Alessandra Gallone, senatrice e commissario provinciale di Forza Italia e Enzo Lorenzi, vice vicario provinciale.

Altre manifestazioni

In programma altre manifestazioni. Domenica alle 18 il Pacì Paciana scende in piazzale Marconi. Mercoledì 2 marzo «In cammino per la pace» organizzato dagli scout Agesci e Cngei: alle 20 veglia al Patronato San Vincenzo, alle 20.45 inizio della marcia con arrivo in piazza Vecchia alle 22, alle 22.15 momento in Duomo.

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