Bergamo prega per Parigi
«La forza più grande è quella morale»

Il vescovo Francesco Beschi al momento di preghjiera alle Grazie. Anche a Bergamo oggi sarà lutto cittadino. Il Consiglio comunale, previsto per le ore 18, si aprirà in piazza Matteotti, davanti a Palazzo Frizzoni, con un momento di raccoglimento e di solidarietà..

L’amministrazione ha invitato tutta la cittadinanza a partecipare, portando un lume o una candela. Fino alla conclusione del Consiglio le bandiere rimarranno a mezz’asta. Anche in Università bandiere a mezz’asta in segno di lutto. Inoltre il rettore ha chiesto a studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo di rispettare un minuto di raccoglimento alle 12. La proposta di un minuto di silenzio e di un momento di riflessione sui fatti di Parigi arriva anche dal ministro all’Istruzione, Stefania Giannini che in un comunicato ha sottolineato che «le nostre scuole, le nostre università, i nostri centri di ricerca sono il primo luogo dove l’orrore può essere sconfitto».

In campo anche la diocesi, con un momento di preghiera e silenzio organizzato dall’ufficio per la Pastorale sociale alle 13,30 nella chiesa di Santa Maria delle Grazie, in viale Papa Giovanni.

«La forza più grande – ha ricordato il vescovo Francesco Beschi – è quella morale. Abbiamo ascoltato parole intense in questi giorni attraversati dal dolore : le parole di coloro che hanno la responsabilità della sorte dei popoli. Le parole forti di Papa Francesco ci ricordano che nessuna violenza può essere rivendicata nel nome di Dio». Il vescovo ha proseguito ricordando come «in questi giorni per le ragioni più diverse sembra che si manifestino soltanto la potenza distruttiva, la forza militare, le forze più diverse che l’uomo è incapace di spiegare. Ma bisogna ricordare, e lo dico anche a me stesso, che la forza più grande è quella morale. E questa attinge alla profondità della coscienza di ogni persona umana. Che le parole e di questi giorni alimentino la grandezza della coscienza di cui ciascuno di noi è capace».

Alle 12 in tutta Europa è stato previsto un minuto di silenzio e raccoglimento, che è stato proposto anche nelle scuole dove anche i più giovani si sono confrontati inevitabilmente con i tragici fatti di Parigi.

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