«Bergamo riparte», dalle foto social
è nato il calendario solidale

Immagini scelte con un contest. Il ricavato finanzierà il Fondo del Comune di Bergamo.

È la Bergamo vista con gli occhi innamorati dei bergamaschi, postata su Instagram e fissata sul calendario solidale «Bergamo riparte 2021», da ieri in vendita all’Esselunga. Parte del ricavato, andrà a rifocillare il Fondo di mutuo soccorso istituito dal Comune di Bergamo per aiutare i cittadini più fragili durante la pandemia. Il calendario è realizzato da Web&Media Srls, insieme all’associazione Riscopriamo Bergamo Aps Ets e @Bergamowalls, con la collaborazione dell’amministrazione comunale.

C’è la casetta con il balconcino sempre in fiore accanto alla chiesa di Sant’Andrea in Città Alta e una piazza Vecchia avvolta dalla nebbia. Dodici mesi e dodici scatti di luoghi significativi della città accompagnati da un post-it dove si scoprono curiosità e informazioni storiche. Per scegliere la foto in copertina è stato organizzato un contest sul web: in tre giorni sono arrivate più di 200 fotografie, ne sono state selezionate 12, presentate sul profilo @Bergamowalls per una settimana e poi poste in votazione per 24 ore. Ciascuna foto ha raccolto oltre un migliaio di preferenze, la più gettonata è quella che apre il calendario, con la basilica di Santa Maria Maggiore vista dall’alto. I post hanno raccolto oltre 200 mila visualizzazioni. Il progetto è sostenuto da Palafrizzoni: «Bergamo ha avuto un’imprevista torsione della sua immagine, diventata città simbolo per i morti di Covid-19 – afferma il sindaco Giorgio Gori -. Sentiamo il bisogno di superare questa fase, il calendario è una di queste. È un progetto molto partecipato dai cittadini e parte del ricavato va al Fondo del mutuo soccorso, un’iniziativa speciale per rispondere a situazioni di indigenza».

Da ieri il calendario si può acquistare al costo di 12 euro nei negozi Esselunga della città e dell’hinterland o sul sito di @Bergamowalls. Il calendario è frutto di un lavoro comune, a partire da chi ha donato gli scatti (appassionati Instagram e circoli fotografici): «A tutti va un grazie, anche alle aziende ed enti che hanno sostenuto parte delle spese come Sacbo, Atb, Fondazione Mia, Fondazione della Comunità Bergamasca, Italtrans e Medas - affermano Laura e Alberto Campoleoni, ideatori dell’iniziativa grazie al profilo Instagram Bergamowalls e all’editrice Web&media -. Un grazie al Comune di Bergamo, che ha avuto la sensibilità di promuovere l’iniziativa con un bando, sostenendo la convinzione che, pur in una situazione di emergenza e difficoltà non solo sanitaria, è possibile guardare avanti».

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