Bilancio di Palafrizzoni, chiude con un risultato complessivo di oltre 95 milioni di euro

COMUNE DI BERGAMO. Conti in ordine e investimenti record: effetto Pnrr, 63 milioni di investimenti sulla città nel 2022.

Conti in ordine e record di investimenti. Questo il mantra del bilancio consuntivo del 2022 del Comune di Bergamo che recita la parte, ancora una volta, di un ente virtuoso nei numeri e nelle scelte. Investimenti altissimi, un avanzo significativo che consente di chiudere i conti in maniera più che positiva nonostante gli effetti della guerra in Ucraina e dell’inflazione, in un anno, quello 2022, sul quale influiscono in misura minore gli effetti della pandemia: questo, in estrema sintesi, il sunto di un lavoro accurato approvato nella seduta della Giunta di giovedì scorso e che verrà portato in consiglio comunale entro la metà luglio, in linea con i tempi di approvazione dello scorso anno.

L’Amministrazione chiude con un risultato complessivo di oltre 95 milioni di euro, in ampia parte composto da fondi accantonati e fondi vincolati. «Il rendiconto del bilancio 2022 – commenta l’assessore Sergio Gandi – racconta di un grande impegno dell’amministrazione nell’utilizzare i fondi 2022 e i residuali del 2021 nella maggior misura possibile, nel fronteggiare i rincari delle spese energetiche e l’esplosione delle spese legate all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Riusciamo a garantire una grande spinta agli investimenti, quindi opere e infrastrutture, sfruttando l’avanzo dell’amministrazione, ma soprattutto sfruttando le risorse che vengono dal Pnrr e che entrano nelle casse del Comune grazie al grande lavoro di risposta ai bandi istruiti dai Ministeri e dal Governo».

Assorbite le maggiori spese per l’energia

Le entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa del 2022 sono state accertate per complessivi 99 milioni e 777 mila euro, con un incremento di 2 milioni e 688 mila euro rispetto al rendiconto del 2021 e di 889 mila euro rispetto alle previsioni definitive di fine 2021.

Il gettito dell’imposta municipale propria (Imu) è risultato pari a 45 milioni e 780 mila euro, in diminuzione di 422 mila euro rispetto al dato del 2021, che era stato, nello specifico, pari a 46 milioni e 202 mila euro: in particolare, gli accertamenti relativi ad annualità precedenti, nel 2022, sono pari a 1 milione 964 mila euro mentre nel 2021 erano pari a 2 milioni e 724 mila euro, gli avvisi di accertamento, a seguito dell’attività di verifica e controllo operata dall’ufficio, nel 2022 sono stati pari a 5 milioni e 493 mila euro mentre nel 2021 erano pari a 6 milioni e 75 mila euro, infine i versamenti in autoliquidazione sono passati da 37 milioni e 403 mila euro a 38 milioni e 323 mila euro.

L’imposta di soggiorno

L’imposta di soggiorno ha chiuso con un più che significativo accertamento pari a un milione e 935 mila euro, in incremento di ben un milione e 245 mila euro rispetto al 2021. Il valore contabile è piena testimonianza di una notevolissima ripresa dei flussi turistici, dopo i due anni caratterizzati dalle restrizioni imposte dalla pandemia, che ha consentito di superare ampiamente anche il dato di un milione e 400 euro che venne riscontrato nel 2019.

La categoria di entrata delle tariffe riguarda solamente quella sui rifiuti (Tari), che è stata accertata in misura pari a 20 milioni e 423 mila euro, con un incremento di 473 mila euro rispetto alle previsioni iniziali per effetto dell’aumento della base imponibile derivante sia da nuove edificazioni che dal recupero conseguente alle attività di verifica e controllo poste in essere dall’ufficio. Gli accertamenti relativi al recupero evasione di quote arretrate dei diversi prelievi sui rifiuti che si sono succeduti nel tempo sono ammontati a 467 mila euro. Il gettito dell’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) è stato accertato in 19 milioni e 400 mila euro per effetto dei criteri di contabilizzazione stabiliti dalla legge, posto il peculiare meccanismo di versamento in acconto e saldo previsto dalla norma, e verificato un favorevole andamento dei gettiti mensili.

Trasferimenti dall’Europa e multe

Sul capitolo trasferimenti, interessanti i fondi che entrano nelle casse comunali dall’Europa (oltre 21milioni) e da altre amministrazioni pubbliche, tra questi i fondi che lo Stato ha destinato per un totale di 2 milioni e 820 mila euro per fronteggiare le maggiori spese dovute ai costi dell’energia elettrica. Non solo: significativo anche il trasferimento che proviene dalla Prefettura e che ha permesso di coprire parte delle spese che il Comune di Bergamo ha dovuto sostenere per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, ben 2,23 milioni di euro sul capitolo che la legge stabilisce non dover gravare sui bilanci comunali.

Per quel che riguarda i proventi da sanzioni del codice della strada, sono stati circa 11milioni di euro i proventi che il Comune ha registrato in sede di rendiconto. I proventi derivanti dall’attività di controllo e repressione registrano un incremento complessivo di 3 milioni e 523 mila euro rispetto al 2021, a seguito della normale ripresa della circolazione stradale dopo la pandemia e soprattutto dalla ripresa significativa dei flussi di visitatori verso la nostra città.

Il contenimento delle spese

Per quel che riguarda la spesa, il Comune di Bergamo ha attuato un forte contenimento di questo capitolo del bilancio, in modo da poter assorbire le uniche due voci in crescita significativa, ovvero quella legata ai costi energetici e quella per far fronte all’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.

Le spese per l’energia (che riguardano la pubblica illuminazione, ma anche il gas, il teleriscaldamento e l’energia elettrica di tutti gli edifici comunali) son state quantificate in 13 milioni e 85 mila euro, con un aumento di 4 milioni e 268 mila euro rispetto al dato 2019 (ultimo anno pre covid).

L’accoglienza dei minori

L’altro capitolo rilevante è quello che riguarda l’accoglienza dei minori (un dato che non riguarda, quindi, solo quelli stranieri non accompagnati, ma tutti i minori di cui si fa carico il Comune): la spesa passa da 3 milioni e 933 mila del 2021 a 7 milioni e 314 mila del 2022, con aumento di 3 milioni e 382 mila euro, ascrivibile però in larghissima parte al fenomeno, dilagato nel 2022, dei minori stranieri non accompagnati (problema sollevato più volte pubblicamente dall’Amministrazione e dal Sindaco Gori). Il contributo della Prefettura per coprire queste spese passa dai 375 mila euro del 2021 a 2 milioni e 336 mila euro del 2022, frutto anche dell’adeguamento (da 60€ a 100€) del contributo pro capite deciso dal Ministero su richiesta di alcuni Comuni capoluogo (tra i quali proprio Bergamo).

Gli investimenti

Comune promosso a pieni voti anche quando si parla di investimenti: un anno record, che segna la quota di 63milioni di euro di competenza 2022 - saliamo a 106milioni calcolando le opere su altre annualità di bilancio -, ben 16milioni in più rispetto all’anno precedente, un raffronto ancora più impressionante se rapportato ai livelli 2014, quando gli investimenti in città si attestarono a quota 10,3 milioni, sei volte in meno.

Un terzo - quindi circa 20milioni di euro - di questi investimenti viene finanziato dall’avanzo di amministrazione; sono stati accesi meno di 8milioni di euro di mutui e non è stato praticamente toccato il pacchetto azionario A2A, che non è stato venduto, una manovra quindi virtuosa per il Comune, che realizza opere senza indebitarsi in modo scriteriato e senza privarsi del tesoretto azionario.

Incidono poi le risorse giunte dal PNRR, che vede Bergamo tra le principali città a beneficiare dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nel 2022 ben 15milioni di euro di investimenti provengono dai fondi comunitari che il Comune è riuscito a intercettare grazie al lavoro dei propri uffici. Nel triennio 2022-24 il documento prevede una quota da PNRR di ben 49milioni di euro di investimenti sulla città.

In definitiva, il prospetto contabile degli equilibri di bilancio, come attualmente previsto, consente di verificare, a consuntivo, la realizzazione degli equilibri previsti nei prospetti degli equilibri del bilancio di previsione, costituiti, in particolare dagli equilibri di parte corrente, dagli equilibri in conto capitale e dall’equilibrio tra le partite finanziari in termini di competenza.

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