L’ospedale da campo degli alpini
«Entro una settimana i primi posti letto»

L’annuncio di Borrelli durante la conferenza stampa di martedì 17 marzo. Ecco come è composta la struttura e come sarà organizzata.

«Abbiamo deciso di dislocare l’ospedale da campo dell’Associazione Nazionale Alpini presso l’ente Fiera di Bergamo». Lo ha detto martedì 17 marzo il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, nel corso della conferenza stampa nella sede del Dipartimento per fare il punto sull’emergenza coronavirus. «Abbiamo risposto a una richiesta della Regione Lombardia» ha detto Borrelli. L’ospedale dovrebbe arrivare già nella giornata di mercoledì: serviranno dai 5 ai 7 giorni per installarlo.

«Il Dipartimento della Protezione Civile è stato interpellato dalla Regione Lombardia per allestire a Bergamo nella struttura della Fiera, l’Ospedale da Campo dell’Associazione Nazionale Alpini - ha commentato in una nota Carlo Macalli, consigliere nazionale dell’Ana -. La conferma è stata data in diretta televisiva da Borrelli, Capo Dipartimento Protezione Civile nel consueto appuntamento serale».

«Il direttore dell’Ospedale da campo, Sergio Rizzini, ha fornito i primi dati dell’operazione che viene attivata e che troverà compimento nell’arco di 5/7 giorni, tempo necessario anche per procedere all’istallazione di servizi tecnologici di tipo sanitario quali la linea di distribuzione dell’ossigeno che verrà garantito da apposito serbatoio istallato in ambito esterno ai padiglioni fieristici».

L’ospedale sarà schierato per la sua componente leggera e alcune parti della struttura maggiore con l’attivazione di 2 ambulatori, la radiologia, due postazioni di terapia intensiva, la farmacia e il laboratorio analisi. Saranno montate 12 tensostrutture di due camere ciascuna a 4 posti in grado di ospitare complessivamente un centinaio di pazienti in una prima fase di terapia subintensiva provenienti dalle terapie intensive degli ospedali territoriali. «In tale fase i pazienti necessitano ancora di assistenza con maschere ad ossigeno. Saranno inoltre installate altre strutture in grado di ospitare altri centocinquanta pazienti in fase di recupero e quarantena con possibilità di essere ulteriormente assistiti. Tutte le struttura saranno montate all’interno dei padiglioni fieristici che possono garantire le necessarie condizioni climatiche. Internamente alla struttura fieristica saranno alloggiati anche i container dei servizi igienici e docce forniti dal Dipartimento di PC Nazionale provenienti dal deposito di Avezzano» spiega Macalli.

La ristorazione sarà garantita dalle cucine campali della colonna mobile nazionale dell’Ana, montate nei piazzali della struttura fieristica, cucine in grado di fornire 1.200 pasti/giorno. Il materiale verrà trasferito dal deposito di Motta di Livenza a Bergamo dall’Esercito.

«Il personale sanitario e parasanitario proverrà sia dalla struttura sanitaria ordinaria che da operatori dell’Ospedale Ana provenienti anche da fuori del territorio lombardo. Tale personale sarà complessivamente composto da circa 100 persone operante in turni. Ulteriori 60 persone saranno impegnate nella gestione logistica, il personale sarà reso disponibile dalla Protezione Civile Ana».

«Il Coordinatore nazionale di Protezione Civile Ana Gianni Gontero ha confermato che i volontari dell’Associazione stanno in questo momento già operando nella regione veneto per approntare ex novo 5 strutture ospedaliere dismesse utili a dare una maggiore capacità operativa delle strutture sanitarie. Per tale attività sono impegnati circa 600 volontari che in un paio di giorni dovrebbero completare gli interventi in corso».

Lo sforzo operativo è importante; gli Alpini da un mese a questa parte hanno impiegato circa 1500 propri volontari di protezione civile componenti delle colonne mobili provinciali e regionali per l’istallazione delle strutture di pretriage in tanti ospedali, per il trasporto di materiali ed attrezzature e istituzione di presidi locali a disposizione delle autorità. Il personale sanitario inoltre è stato fin dall’inizio impiegato nei controlli aeroportuali del nord Italia. Altri volontari alpini, anche non dei ranghi di protezione civile sono stati attivati da sindaci per la consegna di alimentari e farmaci alla popolazione ed assistere le strutture comunali nell’espletamento di attività connesse allo stop imposto dalle restrizioni decretate.

Il Presidente nazionale Sebastiano Favero nell’auspicare l’adesione del volontariato alpino alle richieste di collaborazione provenienti dagli organismi istituzionali ha sottolineato l’importanza dell’adozione, da parte del personale, di comportamenti coerenti con le disposizioni sanitarie e l’impiego dei dispositivi di protezione necessari, facendo riferimento per tutti gli impieghi ai presidenti di Sezione ed ai Capigruppo.

«Se non ci saranno particolari difficoltà - sottolinea Sergio Rizzini, direttore generale della Sanità Ana - l’operatività dei primi posti letto dovrebbe concretizzarsi entro una settimana».

I padiglioni della Fiera di Bergamo offrono ampi spazi, che però devono essere rapidamente adattati alle esigenze. «Le nostre dotazioni - stima Rizzini - saranno pronte entro tre giorni, però bisognerà provvedere anche a strutturare l’impianto per l’erogazione dell’ossigeno e ad installare gli shelter per i bagni e le docce, interventi che richiederanno qualche giorno in più».

«L’Associazione Nazionale Alpini - ha dichiarato il presidente nazionale Sebastiano Favero - conferma così la sua storica e collaudata volontà di agire a favore del Paese. L’ospedale da campo è una risorsa che le penne nere hanno voluto, con lungimiranza e notevole impegno, proprio per affrontare le situazioni di emergenza».

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