Buche, ghiaccio e barriere fai da te
Via Mala sempre più pericolosa

È l’unica strada che collega la Val di Scalve con la Valcamonica. «Manutenzione inesistente a ogni livello: ora s’intervenga».

C’è un punto, sulla strada che dalla Valle di Scalve scende verso la Val Camonica, in cui la carreggiata si fa più stretta, talmente tanto da impedire il passaggio in contemporanea di due veicoli. Da una parte la roccia che scende a picco sulla strada, con le reti paramassi, ghiacciate in questo periodo dell’anno, e lamiere arrugginite per evitare che l’acqua raggiunga l’asfalto. Dall’altra il fiume: i muretti paracarro, che dovrebbero delimitare la carreggiata e proteggere la circolazione, in gran parte non ci sono più. Hanno lasciato il posto a delle barriere «artigianali»: sbarre di ferro conficcate nell’asfalto, a formare una staccionata con delle tavole di legno.

È la Via Mala, la strada provinciale ex strada statale 294 della Valle di Scalve, l’arteria di collegamento con la Val Camonica, la principale porta d’ingresso ai quattro comuni scalvini. Quella utilizzata ogni giorno da centinaia di persone: lavoratori e studenti, ma anche camion e mezzi pesanti che non possono scendere dal tortuoso Passo della Presolana. Una zona tanto affascinante e turisticamente attrattiva quanto abbandonata dal punto di vista della manutenzione e della viabilità. La strada, che è per metà di competenza della Provincia di Brescia (il tratto più compromesso) e per metà della Provincia orobica, non brilla per la continuità della manutenzione.

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