Capanna de L’Eco e staffetta
17 mila euro per i bimbi boliviani

Voluta da don Spada, tradizione che si rinnova da 67 anni. I fondi raccolti con le offerte e la «We run Bergamo» andranno alla Ciudad.

Fu di monsignor Andrea Spada, storico direttore de L’Eco di Bergamo, l’idea di allestire la capanna di Natale. Era il Dopoguerra e la finalità benefica: la raccolta di offerte da destinare ai bambini bisognosi, gli orfani. A 67 anni dall’installazione della prima natività, l’iniziativa che caratterizza il Sentierone nel periodo del Natale continua nella sua missione, ora in favore dei bambini più poveri del Mondo, i bimbi della Bolivia.

E i bergamaschi ancora una volta non hanno mancato di dare il loro appoggio, consentendo di raccogliere una cifra di quasi 17 mila euro, lasciando un’offerta alla capanna e partecipando alla staffetta benefica. «Con l’Epifania abbiamo smontato la capanna di Natale sul Sentierone – commenta Daniela Taiocchi de L’Eco di Bergamo, responsabile organizzativo dell’iniziativa –. Ringraziamo tutti coloro che sono passati a salutare Santa Lucia, il coro degli angeli, la sacra famiglia e anche i Re magi. Grazie alla generosità di chi ha lasciato nel salvadanaio la sua offerta possiamo spedire alla Ciudad de los Ninos di Cochabamba in Bolivia 4.338, 78 euro che, insieme ai 12.524 euro raccolti con i partecipanti alla staffetta di Natale organizzata con la We run Bergamo, hanno contribuito a regalare un Natale più caldo agli orfani e ai bambini abbandonati ospitati alla Ciudad».

Con questo aiuto don Gianluca Mascheroni ha potuto organizzare il viaggio di alcuni di questi ragazzi nelle loro famiglie di provenienza o almeno quel che di queste famiglie resta. «Il grande lavoro di contatto, di relazione e di accompagnamento che con gli educatori viene svolto in Bolivia per sostenere le famiglie fragili a volte dà vita a risultati inaspettati – continua Taiocchi –. In mezzo a molti fallimenti, anche un solo successo brilla. Attorno alla capanna si sono alternati tanti amici per allestirla e curarla a partire da Elio Battaglia per il Patronato San Vincenzo, Matteo Genuessi per l’impianto elettrico, Ermes Gabbiadini come falegname, Silvia Barbieri per gli allestimenti e la regia degli eventi». E ancora «Carlo Donadoni e Fabrizio Fustinoni con l’associazione We run Bergamo, Claudio Zanardi della Società Autotrasporti che ha messo a disposizione i suoi mezzi per il montaggio della capanna».

Il lungo elenco di chi ha sostenuto l’iniziativa comprende anche «Padre Bernardino Prella che ha portato il Bambin Gesù alla capanna durante la Notte di Natale, Nicola Viscardi e Beppe Acquaroli del Distretto urbano del commercio che hanno offerto le luminarie, Savino Nicoli e Casali traslochi e infine don Andrea Mazzoleni e Franca Parolini del Centro missionario diocesano che segue da sempre le attività di carità legate alla raccolta fondi». Infine si aggiungono «I cori Note di cuore di Seriate e i Naranima Project con l’audio curato da James Dini e Paolo Bonfanti che hanno animato la partenza e l’arrivo della staffetta di Natale e l’associazione Parent Project che ha accompagnato l’apertura del cancello della capanna a vantaggio di tutti i bambini».

© RIPRODUZIONE RISERVATA