Cibo e arte: in mostra
Isabella Rigamonti

Un gusto nel viaggio, un viaggio nell’arte contemporanea. Enoteca Zanini a Bergamo, in Borgo Santa Caterina 90/a, espone diverse opere di Isabella Rigamonti. Negli anni il suo percorso artistico l’ha portata ad andare oltre la fotografia, oltre ad una visione dedicata al bianco e nero o al colore e rendere, nelle sue opere uniche, la loro differenza rarefatta.

Rigamonti si è concentrata sull’importanza dello scatto nella propria visione, e sulla possibilità di rielaborarlo concettualmente e manualmente attraverso il collage. Ridefinisce nella sua ricerca, lo spazio attraverso il segno, sottolineandolo con la sovrapposizione e contrapponendo sensibilità differenti, immaginando una dimensione nuova. Le sue opere saranno visibili in questa location fino alla fine di settembre, sono un viaggio in luoghi geografici differenti, sono situazioni frutto di fotografia di ricerca, architetture, scenari urbani e figure, che esaltano la positività, la capacità del costruire e del «fare» dell’uomo integrando modelli urbani e epoche storiche differenti e mostrando situazioni curiose. Le opere di Isabella Rigamonti perdono quindi una connotazione temporale precisa ed appaiono sospese ad un divenire, dove la percezione della luce rende l’illusione estremamente reale.I

Nata a Besana in Brianza (MI) nel 1969, Isabella Rigamonti approfondisce gli studi artistici presso il Liceo Artistico Collegio San Giuseppe di Monza e consegue la laurea in Architettura-Design presso il Politecnico di Milano. Il suo esordio artistico è nel campo pittorico figurativo con tecniche tradizionali da cui ben presto si allontana per confluire in una sperimentazione artistica di natura percettiva informale, con tecniche e materiali espressivi inconsueti.

In concomitanza del primo periodo espressivo prende forma il suo interesse per la fotografia coltivata attraverso la frequentazione di diversi corsi di approfondimento, anche presso l’Accademia Forma di Milano.

Da diversi anni presenta un lavoro di rielaborazione concettuale e gestuale in cui la fotografia da lei scattata, non ritoccata in Photoshop, viene presentata in bianco e nero con delle sovrapposizioni a collage di parti della stessa fotografia a colori.

Le parti della fotografia a colori di cui il rilievo è visibile (e le contraddistingue, determinando anche la loro unicità) vivono all’interno dell’opera di vita propria, in quanto realizzate attraverso forme inusuali o geometriche, ma tuttavia riescono ad individuare una dimensione differente, dove in virtù del fatto di essere a colori, vanno a modificare il percepito dell’opera stessa.

Ne consegue che la percezione ha una natura mutevole, ed ogni opera è unica ed emozionante non solo per la materia percepita di natura fotografica, ma variando la percezione stessa ci rimanda alla genesi originaria della creazione e dell’atto decisionale dello scatto. Sono presenti due chiavi di lettura originali, una di natura più formale, data dalla coesistenza della fotografia scattata in bianco e nero con delle forme di colore sovrapposte, ed una di natura più concettuale in cui il momento della creazione dello scatto ed il messaggio che l’artista vuole ironicamente evidenziale emerge.

La mostra è in programma fino al 30 settembre con le aperture seguenti: 12.30/14.15; 19.30/22.15. Chiuso il lunedì. Per info www.enotecazanini.com.

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