Città Alta, si accende «Lumen»
Alla scoperta dell’antica Bergomum

Al calar del sole, nelle sere dal 2 al 5 maggio, l’assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo propone un’esperienza da vivere nella notte, quando ad aprire le porte sono alcuni dei luoghi più antichi e misteriosi, ma difficilmente accessibili, che custodiscono la sua memoria.

L’antica Bergomum è una città che ha ancora tanti segreti da svelare. Al calar del sole, nelle sere dal 2 al 5 maggio, l’assessorato alla Cultura del Comune di Bergamo accende «Lumen», un’esperienza da vivere nella notte, quando ad aprire le porte sono alcuni dei luoghi più antichi e misteriosi, ma difficilmente accessibili, che custodiscono la sua memoria. L’arte contemporanea fa battere di nuovo il cuore della città antica, tessendo storie di luci e di suoni che ci guidano sotto e sopra la pelle della città.

Nell’area di piazza Vecchia, in cui è stato individuato il nucleo originario della città, l’installazione luminosa e sonora «Skin» innesca il cortocircuito tra la Bergamo di oggi e la storia di Bergomum, disegnando tra i vicoli di Città Alta un percorso lungo tre millenni alla scoperta delle nostre radici. «Skin» è una lenta pulsazione organica rinchiusa in una trappola di rigorosa geometria, è un organismo composto da luce materica e suoni che scandiscono accensioni e spegnimenti in perfetta sincronia. Un’opera site specific ideata da «Studio Antimateria» e prodotta da «MiDi Motori Digitali» per proporre una nuova chiave interpretativa della cultura archeologica della nostra città e un nuovo punto di riferimento da cui partire alla scoperta dei luoghi fondanti della Bergomum che fu.

E nelle notti del 2 e 4 maggio, «Skin» sarà abitato direttamente dai suoi creatori in due speciali live perfomance. Il percorso si irradia tutto intorno, tra otto tappe tutte raggiungibili a piedi in pochi minuti. Al visitatore non resta che andare a caccia degli elementi luminosi che lo guideranno lungo l’itinerario e ad ogni tappa una guida accompagnerà alla scoperta dell’area, narrando la storia e le caratteristiche che fanno di ogni spazio un tassello della storia di Bergamo: i quarant’anni di scavi nell’archeoracconto della Bergamo romana che si sviluppa nella mostra «Bergomum. Un colle che divenne città» al Palazzo della Ragione; la discesa, strato dopo strato, dalla città del Rinascimento all’epoca romana, nell’allestimento immersivo del Museo e Tesoro della Cattedrale; il viaggio dentro il foro romano nell’area archeologica del Palazzo del Podestà; la scalata delle torri di carta di San Michele all’Arco che svettano verso la «battaglia in cielo» affrescata sulla cupola da Carlo Innocenzo Carloni; lo spaccato millenario dal V secolo a.C. fino all’Ottocento nell’area archeologica di vicolo Aquila Nera; 263 scalini per conquistare la cima della torre medievale del Gombito e godere di un panorama mozzafiato sulla città e sui colli; un viaggio nel tempo sulle tracce di celti, romani e longobardi al Civico museo archeologico; un’avventura dentro le viscere delle mura veneziane scoprendo la Cannoniera di San Giovanni, gioiello del Patrimonio Unesco.

Ingresso gratuito e senza prenotazione, eccetto la Torre del Gombito (turni di salita ogni mezz’ora, ore 20–23, massimo 10 persone a turno). Prenotazione obbligatoria dal 23 al 30 aprile allo 035/242.226 (dalle 9 alle 17,30). «Skin» è in funzione dalle 20 a mezzanotte. Live performance: giovedì 2 maggio, ore 21; sabato 4 maggio, ore 21,30.

Gli spazi sono visitabili dalle 20 alle 23.

Per info: Facebook e Instagram lumenbergamo

www.comune.bergamo.it

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