Colpito da meningococco B
Fuori pericolo il 16enne di Castelli Calepio

Lo studente era stato ricoverato in Rianimazione il 4 gennaio: ha finalmente potuto abbandonare la terapia intensiva.

Era stato ricoverato il 4 gennaio, in condizioni che destavano molta preoccupazione per il timore che anche lui fosse stato contagiato dal meningococco C. Ora sta bene, le sue condizioni sono migliorare tanto che i medici che l’hanno in cura al «Papa Giovanni XXIII» hanno deciso che fosse arrivato il momento per lui di lasciare il reparto di terapia intensiva.

Buone notizie, dunque, per lo studente di 16 anni, residente a Castelli Calepio, che resta ricoverato all’ospedale cittadino ma in reparto e non più in rianimazione. Al termine delle procedure di tipizzazione del batterio, è risultato essere stato colpito da meningococco B, quindi non il «quinto caso» di infezione da batterio Neisseria meningitidis che causa, appunto, gravissime infezioni o sepsi anche fatali, come purtroppo accaduto nei casi di Veronica Cadei, 19 anni di Villongo, spirata il 3 dicembre Agli Spedali Civili di Brescia e a Marzia Colosio, 48 anni di Predore, morta il 3 gennaio sempre ai Civili di Brescia. E come è accaduto a una studentessa di 16 anni e a un uomo di 36, entrambi di Villongo. Entrambi ora ristabiliti.

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